Sanremo, la serata cover emoziona con alcune delle più grandi voci della musica italiana
Sono, in totale, 172 gli artisti che solcheranno il palco del teatro Ariston durante il quarto e penultimo appuntamento sanremese. Tra le prime esibizioni, la standing ovation a Roberto Vecchioni in duetto con Alfa e a Riccardo Cocciante, al fianco di Irama
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SANREMO. È cominciata prima alle ore 20.40 di oggi (venerdì 9 febbraio) la quarta serata del 74esimo Festival di Sanremo, dedicata alle cover simbolo della musica nazionale e internazionale. Verso le 01.30, orario ipotizzato dalla scaletta delle esibizioni, Amadeus e la co-conduttrice Lorella Cuccarini sveleranno le cinque posizioni in testa alla classifica, che sarà frutto dei voti derivanti dal televoto (34%), dalla sala stampa (33%) e dalla giuria delle radio (33%).
In tutto saranno presenti, sul palco del teatro Ariston, 172 artisti tra cantautori, interpreti, cori e ballerini: «Spotify questa sera ha chiuso, sono tutti qui!» ha esclamato Fiorello, mentre via social si era appena scatenata l’ironia per i problemi di regia ad inizio show.
Da “Sweet Dreams” a “Notte prima degli esami”, da “Ti amo” a “Il cerchio della vita”, da “La rondine” a “Sarà perché ti amo”, da “Quando finisce un amore” a “Lady Marmalade”: la serata dei duetti è, per il pubblico, l’emblema del karaoke italiano, capace di intrecciare generazioni della musica italiana. Tra le emozioni più forti, al momento, quelle regalate da Roberto Vecchioni “ospite” di Alfa, con il quale ha condiviso l’inno di speranza racchiuso in «Sogna, ragazzo, sogna». Vecchioni, sul quale mai si sono staccati gli occhi colmi di ammirazione del giovane Alfa, è stato salutato dall’Ariston con una standing ovation. Un anno fa, l’addio al figlio Arrigo Vecchioni (terzogenito di quattro figli), stroncato a soli 36 anni da una malattia.
Tutti in piedi anche per il Maestro Riccardo Cocciante, in duetto con Irama sulle parole di «Quando finisce un amore» (brano che festeggia i suoi primi 50 anni): un ritorno all’Ariston fatto di commozione e peso delle parole. «In questo momento difficile che sta vivendo il mondo - ha detto Cocciante - vi lascio questo dono». E, cantando, ha intonato: “Vivere per amare / amare quasi da morire / morire dalla voglia di vivere / amare / dare l’anima alla vita / morire dalla voglia di vivere / con la voglia di vivere».
I versi sono tratti da «Vivere Per Amare», brano di Riccardo Cocciante e Lola Ponce per l'opera teatrale Notre Dame De Paris.