Ciechi e ipovedenti sul palco: che spettacolo a Lavis, «sold out» per la «Festa di amicizia e varietà»
Persone non vedenti in scena, dai cantanti ai musicisti, ma anche la pole dance e un emozionante «tango al buio»
LAVIS. Un grandissimo successo, una festa e un divertimento per tutti: è andata così per il grande spettacolo della «Festa di amicizia e varietà», l’evento giunto ormai alla sua diciassettesima edizione, venerdì 1° marzo 2024 al teatro auditorium della biblioteca di Lavis.
Un appuntamento particolarmente importante per la comunità cieca ed ipovedente trentina, che sul palco ha messo in mostra le proprie abilità nel canto, nella recitazione, nel ballo e nella musica: nel corso delle ultime settimane infatti i partecipanti, donne e uomini di tutte le età, hanno svolto le prove presso il Centro musica allo studentato di San Bartolomeo, riunendosi ogni lunedì per imparare le parti (canzoni ed altre esibizioni) che, poi, hanno portato in scena.
L’evento è stato organizzato dall’associazione Musicandove di Lavis, insieme a AVPC (associazione volontariato pro ciechi) di Trento e con il patrocinio dell’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti sezione provinciale di Trento e del Comune di Lavis.
L’iniziativa è nata ormai ventiquattro anni fa (proprio nell’anno 2000 si è tenuta la prima edizione) per intuizione vincente di uno dei soci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti trentina, Giuseppe “Bepi” Weiss. Nel corso delle riunioni dell’associazione infatti, quest’ultimo si rese conto che molti dei membri avevano come hobby quello dell’arte, della poesia e della recitazione: decise così di incoraggiare questi talenti, dedicando a queste persone una giornata all’anno in cui dare prova delle rispettive abilità. Il nome dello spettacolo, in un primo momento, fu quello di «Festa di amicizia e musica», cambiato poi in varietà una volta capito che le abilità dei partecipanti non riguardavano solo il “settore” musicale.
Un appuntamento inizialmente dedicato solo a socie e soci dell’UICI trentina, ma che in un secondo momento ha saputo aprirsi ad un pubblico e ad una partecipazione decisamente più ampia. Merito, in questo caso, dell’attuale promotore e gestore dell’iniziativa, Walter Faes, che quindici anni fa si è offerto di prendere in mano lo spettacolo nel momento in cui Weiss ha deciso di fare un passo indietro.
Oggi, accanto a Faes, ci sono Andrea Trenti (anche lui coordinatore del progetto) e il direttore musicale Mauro Tecchioli.
«Anche in questa nuova edizione c’erano, a supporto dei non vedenti, persone vedenti che le hanno accompagnate nelle attività più complesse, a dimostrazione della grande integrazione e del livello paritario tra questi due mondi” ha spiegato proprio Faes. “Lo spettacolo è tornato nuovamente in una struttura, quella di Lavis, che da diversi anni ci ospita: per questo, dobbiamo ringraziare il Comune con cui abbiamo instaurato una collaborazione straordinaria. L’iniziativa funziona e lo dimostra il fatto che in ogni edizione facciamo sold out: questa è la prova che, se fisicamente e mentalmente si sta bene, il non vedente, supportato quando necessario, può fare tutto”.
Obiettivo fondamentale e principale alla base di questo evento è quello di trasmettere un messaggio: le persone non vedenti, seppur affiancate da persone vedenti quando e se necessario, possono fare tutto. Questo grazie allo sviluppo maggiore degli altri sensi, per esempio, ma anche alla passione e dedizione messa nella realizzazione di iniziative che, come nel caso della Festa di amicizia e varietà,
mirano a sensibilizzare, educare e coinvolgere il pubblico, offrendo a quest’ultimo un punto di vista nuovo. Tutto in un clima dove divertimento e serietà sanno incastrarsi perfettamente.
Sul palco, in veste di cantanti, otto partecipanti: Giorgia Marcellino, Claudio Forti, Bruno Giovanela, Gigi Toigo, Gianni Postinghel, Giorgia Pizzini, Jessica Toigo e Jennifer Pizzini. Al piano Alberto Armanini, mentre alla tastiera Umbertino. Inoltre, Monica Bancaro ha offerto una strepitosa esibizione di pole dance. A condurre la serata, Roberta Kerschbaumer.
Come prima esibizione, tutti i cantanti hanno reso omaggio a Toto Cotugno eseguendo «L’italiano», mentre l’ultimo momento è stato dedicato ad un tango al buio in cui i ballerini si sono esibiti “ballando con i sensi”.
L’orchestra infine era composta da sei elementi: Mauro Tecchioli (pianoforte), Ivan Nichelatti (tastiere), Walter Felicetti (basso), Walter Faes (batteria), Andrea Trenti (chitarra) e Michele Pizzini (percussioni).