Mart, Vittorio Sgarbi confermato alla presidenza: ora spettacoli e iniziative su Giacomo Matteotti
Il critico ed ex sottosegretario rilancia la mostra «Arte e fascismo» ma anticipa che è in arrivo una importante donazione di opere cinesi
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ROVERETO. Appena passato dall’area di Forza Italia a Fratelli d’Italia, impegnatissimo nella campagna elettorale che lo vede candidato alle Europee per il partito di Meloni, destituito dalla carica di Sottosegretario alla Cultura, lo storico e critico d'arte Vittorio Sgarbi è stato riconfermato alla presidenza del Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Lo annuncia lo stesso Sgarbi.
«Sono felice - commenta - di poter continuare la mia attività, tanto intensa quanto emozionante, di presidente del Mart di Rovereto, con un consiglio di amministrazione che, oltre alle comprovate capacità di Silvio Cattani, si arricchisce della competenza specifica e della esperienza nel museo di Nicoletta Boschiero (nominata dal Comune di Roveryo, ndr), cui vanno i miei auguri, mentre si congeda l'attiva e capace Daria Macii (non confermata dal Comune, ndr). Entro breve insedieremo il nuovo consiglio e nomineremo il nuovo comitato di studi. Intanto, prima di annunciare le prossime mostre, sono felice di comunicare le iniziative speciali già nell'obiettivo di espandere l'attività del Mart al cinema e al teatro, dopo il successo di “Margherita Sarfatti” di Massimo Mattioli. La prima, calendarizzata il 12 giugno, sarà la rappresentazione su Giacomo Matteotti, in occasione del centenario della morte: “Il corpo” su testo di Riccardo Nencini. A Matteotti si tornerà con lo spettacolo di Maurizio Donadoni: “Matteotti Medley”. Sempre nell'ambito della grande mostra su “Arte e Fascismo” è programmato lo spettacolo “Giuseppe Tucci, Stralci di viaggio. Il paese delle donne dai molti mariti”, a cura di Marta Bifano e Roberto Lucifero. Ma la notizia più pertinente per le raccolte del Mart è la donazione, insieme ad alcuni dipinti della grande mostra sulla pittura cinese contemporanea, di sculture di artisti cinesi già esposti alla Biennale di Venezia, al Centre Pompidou, al Barbican di Londra, per una iniziativa coordinata da Vincenzo Sanza, su cui delibereremo nel primo consiglio d'insediamento, il 13 di giugno».
Nel frattempo Sgarbi rimane anche sindaco a Sutri, nel Lazio. Mentre ha le sue grane in comune aViterbo, dove era assessore alla cultura. Ora si è autosospeso da assessore ai Monumenti e alla Bellezza del Comune di Viterbo, dove FdI, il partito con cui è candidato alle Europee è all'opposizione. "Si tratta di una contraddizione formale e direi 'situazionistica' che non dovrebbe creare problemi agli elettori; ma, proprio per il contrasto (locale) e per non determinare sconcerto, ritengo opportuno, senza turbamenti politici, rappresentare al sindaco di Viterbo la mia decisione di autosospendermi da assessore per la durata della campagna elettorale - spiega Sgarbi in una nota -. Sciogliendo ogni presente contraddizione politica, la valutazione sul mio ruolo futuro potrà essere definita dopo l'esito delle elezioni, senza precludere la conclusione delle attività programmate come assessore".