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Trento, il quartiere San Martino e una festa per "Il fiume che non c'è": quest’anno a tema “freak”

Venerdì e sabato un denso programma nel quartiere bo-ho chic della città: spettacoli per tutti, gastronomia, musica, poesia, talk

di Leonardo Pontalthi

TRENTO. L’ora è giunta: anche quest’anno il quartiere di San Martino è pronto ad essere solcato dal “Fiume che non c’è”: là dove fino a metà Ottocento scorreva l’Adige, domani e sabato 1 giugno tornerà a farsi largo la corrente di un fiume fatto di idee, musica, confronti, arte, cultura, divertimento e gastronomia.

Come sempre il comitato San Martino Dentro ha elaborato un progetto attorno a un tema portante e per il 2024 la scelta è caduta su un qualcosa di fortemente coerente con il quartiere, che da sempre fa del melting pot il suo punto di forza: “Freak Show. Un* di noi”, legato al fenomeno dei freak show declinato in chiave contemporanea, ponendo al centro l’inclusione del “diverso” e il senso di comunità tra persone che caratterizza il quartiere, conosciuto fin dal secondo Dopoguerra per le sue osterie e i bar, unici punti di svago per il proletariato che lo abitava.

Il bello è che il tema scelto quest’anno ha trovato radici anche nella ricerca storiografica che ha caratterizzato il lavoro del comitato: proprio in San Martino vivevano infatti a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio Novecento Vittorio e Bruno Marcantoni; ginnasti dotati di forza straordinaria e grandi abilità acrobatiche, si allenavano nella palestra posta nel retro del loro bar, chiamato appunto "Palestra”, l’ex Osteria San Martino all’angolo con via Torre d’Augusto (che in occasione della festa, chissà, potrebbe riaprire le proprie porte).

I Marcantoni si esibirono nei circhi più famosi d'Europa e presero parte allo show equestre che Buffalo Bill portò nelle grandi città del vecchio continente. protagonisti di molti dei suoi spettacoli. Insomma, San Martino c’est chic, c’est freak, non da oggi.

Per stare in compagnia come sempre, ci sarà solo l’imbarazzo della scelta, con le particolarità e diversità - delle quali si abbevera orgogliosamente chi vive il quartiere - che caratterizzeranno anche la festa, con un ventaglio di proposte per tutte le età, i gusti, le propensioni nello scegliere il proprio modo di divertirsi.

Sempre con la fattiva e insostituibile partecipazione di tutte le attività del quartiere – negozi, associazioni, locali - è stato elaborato un programma forte di una cinquantina di proposte in due giorni. Spiccano fra tutte le 17 differenti offerte musicali tra concerti, matinee e dj set, i tre talk e presentazioni letterarie, le 14 performance poetico-artistiche, i nove workshop, per grandi e piccoli. E nel mentre, tra un’attività e l’altra, tante proposte enogastronomiche grazie ai tanti locali e alle attività del quartiere, affiancate dagli stand del comitato.

Il suo spazio, la corrente del “Fiume che non c’è” l’ha dunque già preparato: ora non resta come ogni anno che tuffarvisi, in un clima non solo di festa ma anche di riflessione, condivisione e riappropriazione di spazi comuni. Un fiume di persone, ognuna con le sue particolarità e diversità, che San Martino è pronto ad accogliere per permettere ad ognuno di esprimersi: di freakaggine non c’è n’è mai troppa.

Qui il programma completo della due giorni che si terrà con qualunque tempo: https://sanmartinodentro.blogspot.com/p/programma.html

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