Cultura / L'autrice

Yuleisy Cruz Lezcano, poesia che indaga la violenza di genere

Nata a Cuba e residente a Marzabotto (Bologna), l'autrice il 6 settembre presenterà all’ambasciata cubana a Roma la nuova silloge poetica “Di un’altra voce sarà la paura”

di Elena Piva

TRENTO. Accostare la poesia alla violenza può apparire uno degli ossimori per eccellenza se consideriamo la loro rappresentatività nella vita reale. Eppure, la poetessa Yuleisy Cruz Lezcano è riuscita a scovare un luccichio di ribalta anche negli anfratti più oscuri della nostra umanità. Nata a Cuba e residente a Marzabotto (Bologna), il 6 settembre presenterà la nuova silloge poetica “Di un’altra voce sarà la paura” all’ambasciata cubana a Roma.

Le 45 poesie ruotano attorno alla violenza di genere: «Si tratta di una tematica sempre attuale e trasversale - ha sottolineato Cruz Lezcano nella sinossi - porta i lettori a immergersi nell’incendio della vita e nei segreti celati dall’anima. Dalla tragedia alla speranza, dalla bellezza alla crudeltà passando per le apparenze e le maschere che spesso si indossano allo scopo di nascondere dolore e paure». I componimenti della raccolta sono suddivisi in sezioni, ognuna corrispondente a un filone narrativo diverso e introdotto da uno scatto fotografico di Adele Quaranta e da un aforisma dell’autrice. Come spiega Cruz Lezcano, pagina dopo pagina i versi poetici si trasformano «in un atto di denuncia, un grido d’allarme che squarcia il silenzio complice della società e spinge a riconsiderare il ruolo di spettatori passivi di fronte all’ingiustizia».

Sebbene i luoghi dove avvengono tali violenze sono vari quanto gli scenari (in famiglia, in una relazione, all’improvviso), la crudezza delle immagini descritte ne attesta una comune barbarie mediante l’intreccio di terminologie immediate e particolari artifici poetici. L’autrice, laureata in scienze biologiche e in scienze infermieristiche e ostetricia, lavora nella sanità pubblica.

Negli anni ha pubblicato numerosi libri e ottenuto premi letterari. I suoi componimenti poetici sono tradotti in francese, spagnolo, portoghese, inglese, albanese e selezionati dall’Università di Roma per il progetto «Latilma» dal quale nascerà una mappatura dei poeti latinoamericani nella Penisola.

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