Terme di Comano, il Coesistenza festival per ragionare sulla questione orso e lupo
Oltre 300 persone hanno partecipato alla proiezione di "Pericolosamente vicini", il film del regista altoatesino Andreas Pichler dedicato alla questione grandi carnivori in Trentino. Intanto, l'associazione Bearsandothers critica la decisione della Provincia di trasferire in Germania l'orsa Jj4: "Soluzione costosa e sbagliata, fra l'altro avevamo proposto di investire in progetti locali per creare un areale qui, magari ampliando il Casteller"
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TRENTO. Oltre 300 persone hanno partecipato alla proiezione di "Pericolosamente vicini" (nella foto la locandina), il film del regista altoatesino Andreas Pichler dedicato alla questione grandi carnivori in Trentino, proiettato al palazzo delle Terme di Comano per l'apertura del Coesistenza festival. L'evento è organizzato da Pams Foundation e dall'associazione Io non ho paura del lupo fino a domenica 1° settembre.
"Un pubblico attento, disponibile e interessato ha seguito il film, presentato dagli organizzatori del Festival che hanno anche proposto un sondaggio per valutare l'efficacia comunicativa del documentario mostrato. Interessanti i dati emersi dall'indagine in una sala dalle opinioni variegate che vede la coesistenza con gli orsi in futuro in parte come un'opzione spaventosa (7%), in parte come un'opzione impossibile da realizzare (21%) ma per la maggior parte come un'opzione augurabile se individuate le soluzioni giuste (72%)", spiegano gli organizzatori del Coesistenza festival in una nota.
"Molta la confusione, dichiarano i presenti nel sondaggio, rispetto all'attuale dibattito relativo alla coesistenza con l'orso in Trentino. Dal punto di vista comunicativo il film di Pichler raggiunge il suo obiettivo riuscendo a trasmettere al pubblico un'idea della complessità che la questione della coesistenza porta in dote e la difficoltà di essere realizzata. Il lavoro che gli agenti Forestali svolgono è stato ritenuto il più utile in un percorso di costruzione della coesistenza (media 4,2 in una scala da 0 a 5) mentre al secondo posto è stato apprezzato il lavoro degli allevatori, ritenuti un gruppo chiave in questo percorso".
Frattanto, l'associazione Bearsandothers torna sulla questione del trasferimento in Germania dell'orsa Jj4: "Sono altre le soluzioni per gli orsi selvatici del Trentino e lo scopo delle associazioni animaliste e ambientaliste dovrebbe essere quello di impedire che animali selvatici finiscano allo zoo. Soluzioni simili servono solo a togliere gli orsi dai riflettori del Trentino e sbattere gli animali nell'oblio del nulla, nell'oblio di una prigione a vita".
Bearsandothers ha organizzato un sit-in in piazza Dante a Trento per raccontare la visita fatta all'Alternativer Wolf-und Bärenpark, il parco dei lupi e degli orsi della Foresta Nera dove verrà trasferita Jj4, responsabile dell'uccisione del 26enne Andrea Papi.
I lavori per la costruzione del recinto per accogliere l'orsa Jj4, spiega l'associazione Bearsandothers in una nota, "sono circa a metà stadio di avanzamento. Ci dicono che costeranno circa un milione di euro".
Finanziamenti che, come ha spiegato il Parco, provengono dalle donazioni. "Ma ci chiediamo - prosegue l'associazione - anche se la Provincia abbia finanziato o finanzierà tale opera con soldi pubblici e anche nostri? Perché vorremmo ricordare che pure noi avevamo proposto di investire in progetti locali per creare un areale qui in Trentino. Un progetto che avrebbe permesso di gestire gli orsi qui, magari ampliando il Casteller, magari senza esporre gli orsi ad un viaggio allucinante, magari senza sbatterli in un parco zoo, esposti al pubblico pagante".