Centro Santa Chiara sommerso dai debiti, la Provincia nomina un commissario (per sei mesi). Bozzarelli: il concerto di Vasco ha fatto partire la valanga
In mancanza del presidente, Gerosa e Fugatti si affidano a Maria D’Ippoliti, dirigente del personale della Provincia. Con il mandato: cambiare tutto, e garantire le stagioni. La vicesindaca di Trento: "Quell'evento era campagna elettorale di Fugatti"
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TRENTO. Sommerso dai debiti milionari provocati dalle stagioni di concerti alla Trentino Music Arena (ma non solo), lasciato per un anno senza presidente (dopo le dimissioni di Sergio Divina), ora il Centro servizi culturali Santa Chiara ha un commissario. Lo ha nominato oggi la giunta provinciale, si tratta di Maria D'Ippoliti, dirigente del Servizio per il personale della Provincia.
Lo scopo? «Garantire continuità nella gestione ordinaria ma al tempo stesso formulare proposte per superare le attuali criticità. Con questo mandato – afferma un comunicato stampa – la Giunta della Provincia autonoma di Trento, a seguito di un confronto avvenuto già qualche settimana fa e ad una serie di approfondimenti, su proposta congiunta del presidente Maurizio Fugatti e della vicepresidente e assessore alla cultura Francesca Gerosa, ha incaricato Maria D'Ippoliti, dirigente del Servizio per il personale della Provincia, di assumere dal 18 novembre prossimo il ruolo di commissario del Centro Servizi culturali Santa Chiara. Per l'incarico in parola non è previsto alcun compenso».
«Fin dai primi giorni dello scorso mese di agosto - si ricorda nella delibera approvata oggi - la Provincia si era attivata per le verifiche necessarie, dopo che il Collegio dei revisori dei conti aveva rilevato uno squilibrio economico-finanziario nel bilancio semestrale del Centro che aveva alimentato un clima di incertezza».
«Proprio per questo si ritiene di preminente interesse salvaguardare lo svolgimento delle attività programmate dal Centro - spiegano Fugatti e Gerosa - così come ristabilirne il regolare funzionamento, anche attraverso una compiuta analisi organizzativa e contabile, a supporto di un eventuale intervento riorganizzativo che possa garantire la piena e regolare funzionalità dell'ente, preservandone la funzione di programmazione e coordinamento delle attività di spettacolo sul territorio provinciale».
Ma l'incarico prevede anche che il commissario formuli proposte di intervento per superare le criticità, elaborando una proposta riorganizzativa con un nuovo Consiglio di amministrazione.
Il commissario dunque, nei sei mesi previsti dal mandato, «dovrà svolgere e garantire l'attività ordinaria, ma anche formulare proposte di intervento amministrativo-contabili ritenute necessarie a superare le criticità rilevate e ripristinare il regolare funzionamento del Centro, oltre che elaborare una proposta riorganizzativa e poi promuovere, ad espletamento del proprio mandato, la ricostituzione del nuovo Consiglio di amministrazione, che con questa nomina cessa formalmente dalla carica.
Contestualmente, il provvedimento approvato oggi conferma per ulteriori cinque anni il Collegio dei revisori dei Conti, composto da Alessandro Giarolli, Paola Amorth e Paolo Carolli».
«La nomina del commissario, voglio rassicurare subito i lavoratori - ha commentato la vicepresidente Gerosa - non è un segnale di sfiducia nei loro confronti, bensì una scelta fatta anche a loro tutela, e non solo del Centro. Come ho già avuto modo di dire loro nell’incontro del 9 ottobre, la dedizione e la professionalità che dimostrano verso il Centro è tale da meritare da parte nostra tutta l’attenzione possibile, così come l’individuazione di tutte le soluzioni organizzative e gestionali idonee a preservarli e a mettere in sicurezza le attività che svolgono. Convocherò la prossima settimana, insieme alla dirigente generale del Dipartimento, dott.ssa Mussino, i sindacati e le rappresentanze dei lavoratori o loro delegazione, se avranno piacere, per meglio informarli della scelta assunta, e tranquillizzarli se necessario».
«Fino ad oggi - ha concluso la vicepresidente - il nostro impegno è stato quello di analizzare nel dettaglio ogni sfaccettatura, e la nomina per sei mesi di un Commissario permetterà poi di poter ripartire in maniera ancora più strutturata e funzionale, al fine di garantire, anche per la stagione 2024 che abbiamo davanti, la prosecuzione delle attività cui il centro è destinato, nel rispetto di ciò che lo stesso rappresenta per la comunità».
«La volontà - concludono il presidente Fugatti e la vicepresidente Gerosa - è quella di garantire le migliori condizioni possibili per dare continuità a un programma ambizioso e non facile, come lo sono tutte le proposte culturali, ma capace di dare soddisfazioni, per le quali ringraziamo anche il consiglio di amministrazione uscente».
Il Comune di Trento. "Questo pomeriggio i Comuni di Trento e Rovereto sono stati convocati in Provincia dall'assessora Gerosa che ci ha informato circa la scelta della giunta di questa mattina: il commissariamento del centro Santa Chiara. Purtroppo questo è l'esito prevedibile della scelta azzardata di due anni fa. Mi riferisco al concerto di Vasco, di fatto l'avvio della campagna elettorale del presidente Fugatti". Lo dichiara in una nota la vicesindaca di Trento e assessora alla cultura Elisabetta Bozzarelli.
"Quell'evento smisurato, poco compatibile con il contesto trentino e poco sostenibile dal punto di vista economico, ha messo in moto una valanga che ha portato a queste gravi conseguenze: il commissariamento di una delle più importanti istituzioni culturali trentine. In più dobbiamo fare i conti con un'area che invece di essere una risorsa è diventata un peso ingombrante e difficile da gestire. Tutto prevedibile, visto che non c'era un'idea culturale vera dietro al progetto della Trentino Music Arena. Oggi paghiamo quella leggerezza con una ferita alla vita culturale di tutta la città", conclude Bozzarelli.