Arte / Show

Bufera sulla Venere Sabauda di Botticelli esposta alla mostra del Mart: «E’ un clone», ma «è tutto in regola»

Un lettore si scandalizza, 11 euro per vedere una riproduzione digitale in 3D. Il caso sui media nazionali e il museo diffida: «Adiremo le vie legali». Però...

ROVERETO. Tutto è partito – con grande evidenza – dal numero di ieri del quotidiano Il Fatto Quotidiano che ha “sparato” all’opinione nazionale la notizia rilavata da un lettore, deluso dall’aver speso 11 euro di biglietto al Mart di Rovereto per ammirare una Venere di Botticelli che era però una copia digitale.

Apriti cielo! Dal Museo, oggi, arriva un perentoria intimazione a non diffondere la notizia, riservando il museo di «adire le vie legali».

Scrive in un comunicato stampa il Mart, guidato da Vittorio Sgarbi: «Con riferimento alle notizie apparse sui mezzi di comunicazione relative alla copia della Venere Sabauda esposta in occasione della proroga della mostra “Botticelli. Il suo tempo. E il nostro tempo” (mostra inizialmente prevista dal 22 maggio 2021 al 30 agosto 2021, poi prorogata fino al 26 settembre 2021) quindi fuori del tempo previsto, il Mart ribadisce la correttezza del proprio operato. La presenza nella proroga della mostra di una copia digitale, realizzata per continuare a garantire la completezza del percorso scientifico, e regolarmente autorizzata dai Musei Reali di Torino, è stata infatti adeguatamente segnalata nella didascalia di accompagnamento che recitava “Riproduzione da Botticelli, Venere, 1485-1497 c. / facsimile realizzato da GLAB - Graphiclab / ©️ MIC, Musei Reali, Galleria Sabauda”.
In considerazione di quanto sopra, il Mart diffida chiunque dal diffondere notizie non veritiere che possano mettere in dubbio la correttezza dell’operato del Museo e dei suoi Organi, riservandosi, in ogni caso, la possibilità di adire le vie legali a tutela della propria immagine e reputazione».

Cioé: vero che la Venere Sabauda di Botticelli esposta è una copia digitale. Ma non c’è alcuno scandalo, perché nella didascalia sotto l’opera c’è scritto chiaramente.

Intanto però la notizia galoppa: «In mostra un fake», «paghi per Botticelli ma vedi un clone» rimbalza sui canali social e sui siti, compresa la Repubblica. 

D’altronde, la didascalia che accompagnava l’opera era presente nella sala. Ma non nel sito del Mart, e nemmeno nel comunicato stampa della mostra dove semplicemente si glissava scrivendo: «Protagonista indiscusso del "suo tempo e del nostro tempo" è Sandro Botticelli, presente a Rovereto con un significativo nucleo di opere come Pallade e il Centauro, proveniente dagli Uffizi, la Venere della Galleria Sabauda di Torino e il Compianto sul Cristo morto in prestito dal Museo Poldi Pezzoli di Milano». E quindi è facile che – come successo al lettore scandalizzato – uno andasse al Mart a vedere la Venere Sabauda senza sapere che stava per vedere una copia 3D. 

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