Cultura / I numeri

La Biblioteca di Trento supera le 400mila presenze nel 2024: tutti i dati

I dati sono stati presentati in conferenza stampa dall'assessore alla cultura e vicesindaco di Trento, Elisabetta Bozzarelli. Tra i prestiti dell'anno, 9.896 hanno riguardato manga e fumetti, portando il totale per la fascia giovanile a 12.413 unità

TRENTO. Lo scorso anno, le presenze di pubblico registrate nella Biblioteca comunale di Trento hanno superato per la prima volta le 400.000 unità, arrivando a 407.599, il dieci per cento in più dell'anno precedente. I prestiti, tra libri, cd, dvd e audiolibri, sono invece arrivati a quota 260.857, 8.694 in più rispetto al 2023 (+3,45%). Con un totale di 722 nuove iscrizioni (+3,29%), sono cresciuti anche i nuovi utenti, che nel 2024 erano in totale 22.688.

I dati sono stati presentati in conferenza stampa dall'assessore alla cultura e vicesindaco di Trento, Elisabetta Bozzarelli. Tra i prestiti dell'anno, 9.896 hanno riguardato manga e fumetti, portando il totale per la fascia giovanile a 12.413 unità. Gli ebook presi in prestito dai quasi 10.000 utenti registrati al servizio MediaLibraryOnLine (Mlol) sono stati 27.849, su 67.500 titoli complessivi a disposizione e quasi ottomila tra giornali, quotidiani e riviste. Sommando i prestiti di libri cartacei e digitali, il totale dei documenti richiesti nel 2024 ammonta a 288.751 unità.

Nel 2024 è aumentata anche l'offerta di eventi e incontri per la promozione della lettura, con 1.810 iniziative e un totale di 28.571 partecipanti. Le attività proposte includono presentazioni di libri, visite scolastiche, letture per bambini e ragazzi, gruppi di lettura, tornei di scacchi, laboratori creativi e i sempre più apprezzati "Silent Reading Party". Sono stati accolti 272 gruppi scolastici, con poco meno di 4.250 partecipanti, mentre 92 studenti hanno svolto attività di alternanza scuola-lavoro in biblioteca e 15 giovani in servizio civile.

L'attenzione alle fasce anziane della popolazione per l'inclusione sociale è stata consolidata grazie alle relazioni di rete costituitesi nell'ambito del Patto per la lettura e alle attività mirate realizzate dalla biblioteca, con Rsa, centri anziani e carcere.

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