«Care Casse Rurali, ora tirate fuori 25 milioni»
L'operazione Piedicastello-ex Dogana si allunga nei tempi (causa «baratto» con la Provincia) e la Federazione trentina cooperazione batte cassa (rurale), per ricostituire un pool bancario all-coop che sostenga i 25 milioni di debiti di Piedicastello spa , costituita ad hoc da FedCoop. «Caro Presidente, caro Direttore - esordisce il presidente Diego Schelfi - nella recente riunione del 25 gennaio presso la Cantina La-Vis, vi ho presentato la situazione economico-finanziaria della società Piedicastello, lo stato di avanzamento dei lavori di demolizione e bonifica e le ragionevoli previsioni di evoluzione, chiedendo la vostra disponibilità a supportare finanziariamente un'operazione che, nostro malgrado, ha avuto uno sviluppo diverso da quanto originariamente programmato»
L'operazione Piedicastello-ex Dogana si allunga nei tempi (causa «baratto» con la Provincia) e la Federazione trentina cooperazione batte cassa (rurale), per ricostituire un pool bancario all-coop che sostenga i 25 milioni di debiti di Piedicastello spa , costituita ad hoc da FedCoop .
«Caro Presidente, caro Direttore - esordisce il presidente Diego Schelfi nella lettera spedita il 4 marzo a tutte le 43 casse rurali trentine - nella recente riunione del 25 gennaio presso la Cantina La-Vis, vi ho presentato la situazione economico-finanziaria della società Piedicastello, lo stato di avanzamento dei lavori di demolizione e bonifica e le ragionevoli previsioni di evoluzione, chiedendo la vostra disponibilità a supportare finanziariamente un'operazione che, nostro malgrado, ha avuto uno sviluppo diverso da quanto originariamente programmato».
Il prologo è contrito perché introduce un riepilogo della vicenda che sfociare nella richiesta di un «aiuto di sistema», come amano chiamarlo al sesto piano di via Segantini.
Schelfi ricorda infatti che il contratto preliminare stipulato con la Provincia nel dicembre 2011, per lo scambio (attraverso Patrimonio del Trentino ) tra Italcementi da una parte ed ex-Dogana di via Segantini+rettorato via Belenzani+ conguaglio di 5,992 milioni , è ancora in itinere , e così «il peso degli oneri finanziari e l'incertezza sulla destinazione dell'area ex-Dogana stanno pesando fortemente sul conto economico di Piedicastello e Federazione ; per questo siamo a chiedere a tutte le Casse Rurali del Movimento cooperativo trentino un supporto finanziario "di Sistema"» in misura proporzionale alle masse amministrate dalle singole banche, con capofila Cassa centrale .
E, naturalmente, con più che proporzionale quota della Cassa rurale Trento , in quanto direttamente interessata al rettorato adiacente alla sua sede centrale di via Belenzani.
La fotografia attuale della partita immobiliare è così descritta nella lettera: «...è continuata l'attività di Piedicastello per portare avanti i lavori di demolizione e bonifica all'ex-Italcementi e per trovare una destinazione ai compendi immobiliari. Risultano in fase avanzata le trattative per la cessione a Cassa Rurale Trento dello stabile di via Belenzani. Sull'area ex-Dogana c'è la possibilità di realizzare un nuovo immobile con ampia cubatura, anche sotterranea e le due società informatiche del Movimento, Phoenix e IBT , hanno dichiarato il loro interesse ad acquisire uffici; l'area ex-Dogana sarà acquisita da Piedicastello se si realizzeranno alcune condizioni del preliminare, diversamente Patrimonio dovrà corrispondere il prezzo dell'area».
L'esposizione di Piedicastello spa , specifica Schelfi , è di oltre 22 milioni in forma di prestito in pool a cui si aggiungono 4 mln di prestito infruttifero di Federazione . Al «sistema» del credito coop trentino, FedCoop - dopo l'ok del comitato settore rurali del 22 febbraio - chiede un finanziamento con: durata 18 mesi -1 giorno ; importo circa 25 milioni ; decurtazioni entro 2013 in relazione ai piani cessione; fidejussione specifica Federazione ; tasso fisso 1,10% , altre spese esenti.
«È evidente - conclude Schelfi - che le condizioni rispecchiano le finalità cooperative e "di Sistema" dell'operazione, peraltro totalmente garantita dalla Federazione .... Ci rendiamo conto del sacrificio che siamo costretti a chiedervi in un momento di generale difficoltà. Crediamo anche che, proprio in questi frangenti, si dimostri come insieme si possono affrontare e risolvere le situazioni di bisogno». Appello che non ha suscitato ululati di gioia rurale: le Casse si allineano ma senza entusiasmo e non tutte al 100%.
Una successiva mail di Schelfi ha corretto il tiro: volevamo sondare disponibilità, Cassa centrale vi dirà i dettagli. E a Cassa centrale banca (Ccb) minimizzano: era «un test del sentiment », è in corso una revisione del pool creditizio entro metà giugno, ma infine potrebbe avere caratteristiche diverse da quelle della prima lettera di Schelfi e Dellasega . Possibile anche una ristrutturazione per fasi diverse, anche rispetto all'approdo del pool in-house .
Insomma, le mamme di via Segantini ( FedCoop e Ccb , lato A e lato B) non vogliono strangolare le figlie che faticano in Trentino a far quadrare il bilancio nell'Era triste delle Sofferenze.
twitter: @pgheconomiadige