Fallimenti in regione, semestre nero: +26%
La nostra regione è tra quelle che fa segnare l'incremento più elevato in materia di fallimenti. A livello territoriale, si registra una variazione più evidente di nuovi fallimenti in Toscana (+33,8% rispetto allo scorso anno), Calabria (+31%) e Trentino Alto Adige (+26,9%)
TRENTO - Con la crisi non solo sono aumentati i fallimenti ma hanno chiuso anche imprese storiche, tra il 2008 e il 2012 sono circa 9000 quelle che, nonostante oltre 50 anni di attività, hanno dovuto alzare bandiera bianca. Secondo elaborazioni e stime dell'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, nel primo semestre del 2013, inoltre, si sono registrate circa 6.500 nuove procedure fallimentari, in aumento rispetto allo scorso anno del +5,9 per cento. E la nostra regione è tra quelle che fa segnare l'incremento più elevato.
A livello territoriale, si registra una variazione più evidente di nuovi fallimenti in Toscana (+33,8% rispetto allo scorso anno), Calabria (+31%) e Trentino Alto Adige (+26,9%).
L'incidenza dei fallimenti è più elevata in Lombardia, dove si sono iscritte tra gennaio e giugno 2013 più di 1400 procedure di fallimento (1,8 imprese su 1000; +7,5% in un anno). In più della metà dei casi, si tratta di imprese nate tra il 2000 e il 2009 (2,5 imprese su 1000).
«In questo periodo di difficoltà il Paese può ripartire da un lato valorizzando la componente giovane dell'imprenditoria attraverso il supporto alle start up innovative e dall'altro salvaguardando le imprese storiche che ne hanno determinato lo sviluppo» spiegano dalla Camera di commercio di Monza e Brianza .