Consumi, perso il 20% in 4 anni: "La ripresa non c'è"
In Trentino negli ultimi quattro anni il fatturato di commercio, ristorazione e pubblici esercizi, cioè il grosso dei consumi delle famiglie, è sceso del 20%. Lo afferma Confcommercio Trentino dopo che l'ultima rilevazione nazionale dà a novembre un nuovo calo dei consumi del 2%
Nuovo calo del potere d'acquisto delle famiglie italiane nel terzo trimestre 2013. In Trentino va solo un po' meglio, ma negli ultimi quattro anni il fatturato di commercio, ristorazione e pubblici esercizi, cioè il grosso dei consumi delle famiglie, è sceso del 20%.
Secondo l'Istat, nel terzo trimestre dell'anno appena concluso il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, tenuto conto dell'inflazione, è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente ma è diminuito dello 0,8% rispetto al terzo trimestre del 2012. Nei primi nove mesi 2013 il potere d’acquisto ha registrato una flessione dell’1,5%. Dal canto suo l'indicatore dei consumi di Confcommercio, aggiornato a novembre, ha registrato una diminuzione del 2% rispetto all'anno precedente.
"Il Trentino si posiziona un po' meglio del resto del Paese - afferma il presidente di Confcommercio Trentino Gianni Bort - ma la crisi incalza anche da noi. Il turismo tiene, pur costretto ad una politica di contenimento dei prezzi che sta erodendo i margini. Commercio, ristorazione e pubblici esercizi invece hanno visto dal 2009 ad oggi, da quando cioè c'è la crisi, una diminuzione di fatturato del 20%". Le ultime rilevazioni dicono però che la caduta sta rallentando. "Solo di frazioni di punto, non c'è una vera inversione di tendenza".
"Calo del fatturato, erosione dei margini - riepiloga Bort - ma le nostre aziende sono colpite anche dalla mancanza di liquidità e dall'aumento del costo del denaro nonostante i tassi europei siano bassissimi. Alla ripresa non credo. O questa situazione si sblocca o il conto arriva per tutti".