Sempre più trentini pagano le tasse a rate
I trentini che pagano a rate le cartelle esattoriali di Equitalia sono saliti, a metà 2014, a quota 11.394, per un ammontare di imposte da pagare di 105,4 milioni di euro. Da inizio anno, il numero delle rateizzazioni in provincia è aumentato di oltre mille unità, quasi il 10% in più
TRENTO - I trentini che pagano a rate le cartelle esattoriali di Equitalia sono saliti, a metà 2014, a quota 11.394, per un ammontare di imposte da pagare di 105,4 milioni di euro. Da inizio anno, il numero delle rateizzazioni in provincia è aumentato di oltre mille unità, quasi il 10% in più.
Le rateizzazioni si confermano la soluzione più adottata da famiglie e imprese per pagare le cartelle di Equitalia. Ad oggi a livello nazionale ne risultano attive 2,3 milioni, per un importo di oltre 25 miliardi di euro. Oltre alle consuete modalità di richiesta, comunica la stessa Equitalia, adesso esiste anche una nuova possibilità riservata a chi per legge ha perso il beneficio della rateizzazione perché non in regola con i pagamenti alla data del 22 giugno 2013.
Secondo quanto stabilito dal decreto Irpef, i contribuenti interessati potranno richiedere fino a un massimo di 72 rate (6 anni) presentando la domanda entro il prossimo 31 luglio. I moduli sono disponibili sul sito internet www.gruppoequitalia.it nella sezione «rateizzare».
Il legislatore ha recepito la proposta avanzata da Equitalia nell'audizione del 20 marzo scorso in Parlamento, accolta dal presidente della Commissione Finanze del Senato, che fin da subito si è impegnato a portare avanti il provvedimento. Durante l'audizione era stata illustrata la possibilità di concedere una nuova chance ai contribuenti che avevano perso l'opportunità di pagare a rate prima del 22 giugno 2013, data di entrata in vigore del cosiddetto «decreto del fare», che ha introdotto condizioni più favorevoli rispetto al passato per i pagamenti rateali dei contribuenti.
Ci sono però alcuni limiti rispetto alle regole generali sulla rateizzazione: il nuovo piano concesso non è prorogabile e decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive (anziché 8 rate). «Dalle nostre stime emerge un importo di circa 20 miliardi di euro che potrebbe essere rimesso in rateizzazione dice l'amministratore delegato di Equitalia Benedetto Mineo Il provvedimento va incontro alle esigenze dei contribuenti in difficoltà, che possono usufruire di nuove condizioni favorevoli per i pagamenti, garantendo al contempo il recupero degli importi dovuti all'Erario, all'Inps, ai Comuni e ai vari enti pubblici creditori».