Turismo, allarme russo. Le prenotazioni a -40%
Il crollo del rublo porta una pioggia di disdette
Rappresentano il quarto mercato del turismo invernale trentino, ma quest'anno non tutti faranno le valigie: uno su tre rimarrà a casa. I turisti russi, stretti tra il rublo in picchiata e gli «inviti» del governo a preferire la sede dei giochi olimpici Sochi alle Dolomiti, rischiano di diventare una specie rara sulle piste della nostra provincia.
Soffre la val di Fassa (-40%), mentre Madonna di Campiglio e la val di Fiemme si destreggiano grazie agli arrivi da Germania e Italia. «La crisi ha influenzato la scelta della vacanza, che ora costa ai russi quasi il doppio rispetto allo scorso anno» evidenzia Paolo Manfrini, responsabile di Trentino Marketing. «Molti tour operator sono falliti. C'è dunque un calo dei gruppi organizzati, sembrano tenere le prenotazioni individuali ma la preoccupazione c'è».
Negli ultimi anni, infatti, gli arrivi dalla Russia sono andati crescendo e hanno acquisito sempre più rilevanza nel mercato estero che, per la stagione turistica invernale del Trentino, pesa per il 42% del totale (i turisti italiani rappresentano il 58%). Se la Polonia è al primo posto come presenze e pernottamenti (più di 500mila lo scorso anno), seguita da Germania (480mila pernottamenti) e dalla Repubblica Ceca (300mila), la Russia ha scalato negli ultimi anni la classifica raggiungendo il quarto posto con 180mila pernottamenti. «I turisti russi rappresentano il 7% del mercato straniero invernale in Trentino - spiega Manfrini - La Russia era un mercato in crescita fino alla crisi ed alla svalutazione del rublo. C'è da augurarsi che eventuali perdite siano compensate da un aumento di arrivi da altri paesi».
E qualcosa, in effetti, si sta muovendo nelle località trentine che, senza il sold out dei russi ma grazie alla nevicata dei giorni scorsi, sono riuscite a fare il (quasi) tutto esaurito. Cauto ottimismo a Madonna di Campiglio , dove in questi giorni si lavora con il 50% di turisti stranieri di cinquanta diversi mercati. «La sensazione è di un 10% in meno di arrivi dei russi, che per noi rappresentano un mercato importante, tra i primi 3-4 mercati stranieri. Ma le proiezioni sulla stagione invernale sono positive - spiega Marco Masè dell'Azienda per il turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena - nelle ultime settimane abbiamo avuto qualche disdetta per le non perfette condizioni di innevamento, ma anche nuove prenotazioni».
In val di Fassa le previsioni non sono facili. «I russi da noi rappresentano il primo mercato estero per presenze: si tratta di clienti di lunga permanenza, che soggiornano da una settimana a dieci giorni. Lo scorso inverno abbiamo registrato 150mila presenze - evidenzia Andrea Weiss, direttore dell'Apt Fassa - si tratta di clienti che hanno una buona capacità di spesa e che sono graditi non solo al settore ricettivo, ma anche a negozi e scuole di sci». In valle li stanno aspettando, soprattutto attorno a metà gennaio.
Ma fioccano le disdette. «Siamo al 30-40% di prenotazioni in meno - spiega Weiss - Ora c'è il tutto esaurito, ma dopo l'Epifania non sappiamo come andrà: in quel periodo la componente turistica russa è essenziale. Fino al 17 gennaio la situazione è ancora buona, ma poi le prenotazioni tendono a diradarsi. La richiesta si è fermata dopo la crisi, in parte dovuta alla svalutazione del rublo, in parte per l'embargo: c'è una forte comunicazione da parte del governo russo per spingere i cittadini a non fare le vacanze in Europa».
L'era russa non è ancora tramontata ma è naturale che gli operatori guardino al turismo estero a 360 gradi. Alla Germania in particolare. «Ci auguriamo di avere un consolidamento del mercato tedesco, ed anche della clientela polacca». In val di Fiemme la presenza russa influisce poco sull'andamento della stagione. «Abbiamo altri mercati, quello russo è al decimo posto per noi - sottolinea Bruno Felicetti dell'Apt di Fiemme - ci sono state alcune conferme e alcune cancellazioni. Dal 2 al 10 gennaio c'è un ricambio di turisti, ma più difficile sarà la settimana dal 10 al 17».