Il Trentino sbarca ad Expo: domani si inaugura il Convivio
Il Trentino è pronto per Expo. Da domani, venerdì 10 luglio, nel padiglione di casa, lungo il viale che conduce all’imponente Palazzo Italia, il cardo, verrà inaugurato il «Convivio», lo spazio di 200 metri quadrati che per una settimana ospiterà una vetrina d’eccezione delle tradizioni culturali e delle offerte gastronomiche e turistiche della provincia.
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Il Convivio. Lo spazio sarà quello che si trova proprio all’incrocio tra il lungo decumano, il cuore pulsante di Expo, e il cardo: il Trentino potrà dunque contare su un punto di massimo passaggio e di grandissima visibilità, dato che sarà sotto gli occhi di tutti i visitatori italiani e stranieri che procederanno verso Palazzo Italia. Lo spazio che verrà utilizzato dal Trentino è quello che è a disposizione a rotazione alle varie amministrazioni locali nell’ambito delle varie «settimane del protagonismo regionale ad Expo» e si tratta dello spazio che dal 3 luglio scorso a quest’oggi è occupato dall’Abruzzo. Il personale della Provincia avrà pochissimo tempo a disposizione per personalizzare lo spazio, dato che proprio l’Abruzzo lo libererà solo questa sera e ci sarà solo una notte di tempo per il riallestimento. Che non sarà comunque complesso, dato che lo spazio è stato pensato proprio per essere personalizzato con facilità, con pannelli mobili alle pareti e videowall su cui andranno in onda filmati pronti per essere caricati su supporti di memoria.
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La piazzetta. Lo spazio trentino verrà inaugurato ufficialmente domani ma si tratterà solo di un assaggio, prima del «piatto forte», che il Trentino servirà all’Esposizione universale dal 1 agosto fino al termine dell’Expo, il 31 ottobre: la «piazzetta Trentino».
Aprirà i battenti dall’inizio del mese prossimo qualche metro più in là rispetto agli spazi che verranno allestiti da domani, sempre lungo il cardo, negli spazi che fino al termine del mese di luglio saranno occupati dall’Irpinia, che in questi giorni ha fatto risuonare le sonorità tipiche della sua cultura musicale per tutto il cardo. Si tratterà di spazi che potranno contare anche su un vasto plateatico, ovvero di un’area che arriverà fin quasi al centro del cardo. Per «piazzetta Trentino» è stato studiato un allestimento ad hoc, che richiamerà le Dolomiti e, in particolare, le Torri del Vajolet, con tre lastre di dolomia dello spessore di circa 10-15 centimetri per un’altezza che varierà dai 3 ai 7 metri. A sera sulle superfici «dolomitiche» verranno anche proiettati video ed immagini. Le «torri» Trentine dovranno vedersela nei tre mesi conclusivi di Expo con la concorrenza dei larici altoatesini: piazzetta Trentino - e, prima, anche il Convivio, dato che le aree sono separate da pochi metri - si troveranno infatti di fronte al padiglione altoatesino: in provincia di Bolzano hanno optato per la presenza in pianta stabile ad Expo e lo stand è stato realizzato con forti richiami al bosco, utilizzando in maniera massiccia il larice (anche interi tronchi, che corrono lungo tutta la facciata accompagnando i visitatori lungo i tre piani di sviluppo verticale) nella realizzazione di uno degli stand più caratteristici e gettonati del cardo.
Risorse interne. Per la presenza ad Expo il Trentino ha investito 270mila euro, di cui 20.000 destinati all’allestimento proprio di «piazzetta Trentino». Nella struttura espositiva verranno impiegati unicamente dipendenti provinciali, in modo da non dover ricorrere ad ulteriori spese per hostess steward ed anche per far sì che la promozione del territorio avvenga in maniera il più possibile «appassionata», evitando di lasciare i visitatori alle prese con figure in possesso solo di nozioni vaghe apprese per l’occasione. Da domani saranno dieci le persone impiegate, mentre per la piazzetta i numeri triplicheranno.
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Tutto quel che è trentino ad Expo. Oltre agli spazi istituzionali, il Trentino è presente a Milano con le sue aziende vinicole nel padiglione italiano del Vino; nello «Spazio bollicine» promosso da Ferrari nella struttura dedicata ai ristoranti regionali italiani di Eataly lungo il decumano, dove ogni settimana per il Trentino Alto Adige si alternano ristoratori di vari locali regionali. Infine all’interno di Palazzo Italia, dove c’è un po’ di Trentino in ciascuna delle quattro macroaree della grande mostra: in quelle dedicate alla «potenza del saper fare» ed alla «potenza del limite» troviamo due aziende di casa nostra, Melixa e Bio Soil Expert; in quella dedicata alla potenza della bellezza sono state scelte le Pale di San Martino, gli interno del Mart, le architetture del Duomo di Trento; in quella infine sulla potenza del futuro e della biodiversità il Trentino è simboleggiato da una pianta di mirtillo, accanto a quella di segale altoatesina. Ultimo, ma non ultimo, c'è un bel po' di Trentino anche ancor prima di arrivare al bellissimo Padiglione Zero delle Nazioni Unite: le passerelle che conducono dall'accesso ovest (Fiera Milano) all'ingresso di Expo sono state realizzate dalle imprese Collini e Grisenti. All'interno poi la PreMetal di Rovereto ha lavorato alla realizzazione dei cluster; la bolzanina Rubner ha realizzato con le trentine Masè (termoimpianti),
Grisenti (impianti elettrici), Barozzi (cartongessi) e Cappelletti (rivestimenti esterni) numerosi dei padiglioni; la Segheria Casolla di Lenzumo ha lavorato alle rifiniture delle vie d'acqua.