Depuratore, promosso dal Tar l'appalto da 89 milioni di euro
È stato promosso dal Tar il maxiappalto (valore 89 milioni di euro) per la progettazione e costruzione dell’impianto di depurazione Trento 3. Le procedure di gara si erano concluse con l’assegnazione dell’opera all’ati guidata dalla Cooperativa Muratori e Cementisti (Cmc) di Ravenna quale mandataria dell’associazione di imprese costituita con Carron, Inco, Torricelli, Ladurnere Technik Bau.
La cordata aveva battuto per poche frazioni di punto l’associazione di imprese tra Consorzio Cooperative Costruzioni (Ccc), tra cui Collini Lavori, il Cla e altre realtà imprenditoriali trentine. A presentare ricorso era stata Atzwanger spa.
Il depuratore Trento 3 sarà realizzato in località Acquaviva, a cavallo tra i Comuni di Trento, Calliano e Besenello. L’aggiudicazione della gara seguiva il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che prevedeva un peso del 70% all’offerta tecnica e del 30% a quella economica. L’Ati di Cmc in testa alla graduatoria aveva offerto un ribasso dell’8,133%, mentre i diretti concorrenti percentuali superiori, ma Cmc e soci avevano ottenuto il punteggio massimo, 700 punti, nell’offerta tecnica.