Redditi, metà degli italiani resta sotto i 16.400 euro

La metà dei contribuenti italiani ha redditi sotto i 16.400 euro e i «ricchi», cioè chi guadagna oltre i 300mila euro sono pochissimi: appena 31.700 su 40,7 milioni (lo 0,1%). E quasi nessuno ha accettato la sua «precompilata» senza modifiche: ci hanno rimesso mano quasi il 95% dei contribuenti. Ma - promette il Mef - quella che sarà in distribuzione dal prossimo 15 aprile sarà più «completa» e si potrà accettare con più facilità. Ma un impegno ancor più cogente viene ribadito dal premier, Matteo Renzi, che da Boston ribadisce: «la priorità è ridurre la tassazione e nello stesso momento spingere su investimenti pubblici e privati». Protesta il segretario della Uil. Secondo Carmelo Barbagallo i dati «sono l’implicita conferma di quanto sia ancora diffusa e radicata l’evasione fiscale nel nostro Paese: è del tutto inverosimile che solo il 4% dei contribuenti superi i 50 mila euro l’anno».
Intanto il Dipartimento delle Finanze del Tesoro fornisce l’analisi delle dichiarazioni 2015 sui redditi percepiti nel 2014. Tra le novità segnalate quella relativa al  bonus degli 80 euro che ha consentito un calo dell’imposta netta del 4% e lo «stacco» tra lavoratori autonomi che percepiscono circa 15.000 euro in più rispetto ai dipendenti.

METÀ CONTRIBUENTI SOTTO 16.400 EURO

La metà dei contribuenti non supera 16.430 euro di reddito complessivo dichiarato. Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a circa 817 miliardi di euro per un valore medio di 20.320 euro.
Il confronto con l’anno precedente mostra un aumento dello 0,4%.

CON 80 EURO IMPOSTA MENO 4%

Il bonus di 80 euro è andato a circa 11,3 milioni, per un ammontare di 6,1 miliardi di euro e un ammontare medio di 540 euro. L’imposta netta complessiva mostra così un calo del 4%.

NON MODIFICA PRECOMPILATA SOLO 5%

Ad accettare la dichiarazione dei redditi precompilata è stato appena il 5,1% degli oltre 13 milioni che hanno utilizzato il nuovo 730 online mentre il restante 94,9% ha rettificato e/o integrato i dati. Le dichiarazioni sono state accettate senza modifiche da 665.000 contribuenti.

PAPERONI SOLO LO 0,1%

Appena il 4% dei contribuenti, su un totale di circa 40,7 milioni, dichiara più di 50mila euro ma versa il 35% dell’Irpef totale mentre i ‘paperonì sopra i 300mila euro, che devono quindi anche pagare il contributo di solidarietà, sono appena 31.700, lo 0,1% del totale.

IRPEF «ZERO» PER 10 MLN

L’imposta netta Irpef nel 2014 (pressochè invariata rispetto all’anno precedente) ha un valore medio di 4.920 euro ed è dichiarata da circa 30,7 milioni di soggetti, pari al 76% del totale dei contribuenti. Circa 10 milioni di soggetti hanno un’imposta netta pari a zero.

CEDOLARE SECCA PER 1,4 MLN

La cedolare secca, giunta al quarto anno di applicazione, ha interessato circa 1,4 milioni di soggetti (+33% rispetto al 2013) per un ammontare di imponibile di circa 9,3 miliardi di euro (+24%) e un’imposta dichiarata di 1,8 miliardi di euro.

REDDITO AUTONOMI PIÙ ALTO DIPENDENTI

Gli autonomi hanno il reddito medio più elevato, pari a 35.570 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 18.280 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.520 euro, quello dei pensionati a 16.700 euro.

CRESCONO ADDIZIONALI COMUNI E REGIONI

L’addizionale regionale ammonta a circa 11,4 miliardi di euro (+1,8% rispetto al 2013) e in media è pari a 380 euro (370 euro nel 2013).
L’addizionale comunale ammonta invece complessivamente a 4,5 miliardi di euro, in aumento del 2,5% rispetto al 2013 (anno in cui si era già registrato un aumento dell’8,5% rispetto al 2012), con un importo medio pari a 180 euro.

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