Le banche trascinano la Borsa verso il basso
Non si arresta la caduta di Piazza Affari con l'indice Ftse Mib che scivola del 2,1% trascinato dalle vendite sul comparto bancario. Sono 4 i titoli sospesi: Unipol, Banco Popolare, Bper e Ubi Banca.
Pioggia di vendite su Mps che rientra agli scambi dopo essere rimasta a lungo in asta di volatilità. L'istituto senese, dopo la tregua di ieri, torna ad esser bersagliato dagli investitori e cede l'8,03% a 0,28 euro, sui timori per la difficoltà di esecuzione del piano messo a punto dall'amministratore Fabrizio Viola.
La banca è il peggior titolo del Ftse Mib davanti a Unicredit (-6,6%) mentre proseguono le vendite su tutto il comparto.
"Penso che gli stress test abbiano mostrato che le banche italiane non sono il problema del sistema europeo. Questa è la vera novità".Così Matteo Renzi intervistato da Cnbc. "Negli ultimi 12 mesi ogni giorno si diceva che il problema erano le banche italiane e noi replicavamo che non era vero. Alla fine gli stress test mostrano la realtà: abbiamo la migliore banca europea, Intesa Sanpaolo, e quattro istituti su cinque sono in una buona situazione. Il problema è Mps, per la quale abbiamo lavorato con forza a una soluzione di mercato. Perciò sono soddisfatto del risultato".
"Per la prima volta abbiamo eliminato il problema dei Non performing loans. Ora per la prima volta Monte dei Paschi è senza Npl perché l'operazione Atlante ha pulito di ogni credito non performante la banca". Perciò questa è la soluzione "finale", ha risposto il presidente del consiglio alla domanda perché dovremmo credere che per Monte dei Paschi di Siena è l'ultima volta che si interviene e si ricapitalizza.
"L'Italia sta combattendo per evitare del tutto il bail in, perché anche un 'soft bail in' potrebbe essere un disastro per la credibilità e la fiducia. Questa è la ragione per cui ho combattuto per una soluzione di mercato" per Mps. "La mia priorità è anche cancellare il potere dei politici nelle banche", ha aggiunto Renzi.
La caduta del petrolio, sceso nuovamente sotto i 40 dollari al barile, pesa sulle Borse asiatiche, mentre la decisione della Banca centrale australiana di tagliare di un quarto di punto i tassi di interesse, al minimo storico dell'1,5%, indebolisce la valuta di Sydney. Tokyo ha ceduto l'1,47% in attesa che domani il governo giapponese alzi il velo sui dettagli del piano di stimolo da 28 miliardi di yen. Poco mosse le Borse cinesi mentre Hong Kong è rimasta chiusa a causa di un tifone. Seul ha ceduto lo 0,36% e Sydney lo 0,84%.
Il calo del petrolio "peserà probabilmente sull'umore degli investitori e potrebbe provocare un po' di fuga dal rischio" ha commentato a Bloomberg, James Woods, strategist di Rivkin Securities. In Europa proseguirà la stagione delle trimestrali - con Intesa, Ferrari e Poste che in Italia daranno i risultati - e si conosceranno i dati sui prezzi alla produzione nell'Eurozona mentre dagli Usa sono attesi quelli sulla spesa e il reddito persona