Presidenza Coop, in corsa anche Claudio Molinari
Pressing dei volontari della Cooperazione, sostenitori di Geremia Gios , perché si arrivi entro il 10 settembre ad una candidatura condivisa per la presidenza della Federazione, in vista dell'assemblea del 14 ottobre, e a un documento frutto del tavolo di lavoro col cda che vada oltre i «titoli» contenuti nella proposta del consiglio.
Il tempo stringe, afferma il portavoce dei volontari Cesare Cattani , la disponibilità alla soluzione unitaria c'è ancora ma per poco. Il nome condiviso non viene ancora fatto, del resto c'è eventualmente da concordarlo con il cda. Intanto però da altri ambienti cooperativi spunta fuori la candidatura di Claudio Molinari .
L'ex sindaco di Riva del Garda, consigliere e assessore provinciale fino al 2003, senatore dal 2006 al 2013, è ora presidente della cooperativa sociale Garda 2015 e consigliere di amministrazione della coop Mimosa. E sarebbe proprio il direttore di Mimosa, nonché presidente di Riva Fierecongressi, Roberto Pellegrini il primo sponsor di Molinari. Pellegrini, a suo tempo traghettatore di Legacoop nella Federazione, si è fatto avanti nelle scorse settimane con l'intento di sbloccare l'impasse sul nome del nuovo presidente di Federcoop.
Ma dietro la sua presa di posizione non c'era solo una possibile autocandidatura. L'altro nome a cui pensava è proprio quello di Molinari. Non è, peraltro, il primo nome che viene fatto: nel tavolo tra cda e «giossiani» sono stati citati, tra gli altri, Andrea Girardi , attuale presidente di Autobrennero, e Tiziano Salvaterra .
Intanto ieri una quindicina di esponenti dell'ala critica della Cooperazione hanno fatto il punto della situazione in un incontro «all'aria aperta, ospiti di un amico in montagna», racconta Cattani. «Il punto ora sono i tempi - sottolinea il presidente della Cassa Rurale Bassa Anaunia, che è anche nel cda di Federcoop - Rimaniamo ancorati fortemente al tavolo di confronto, ma per pochissimo tempo».
I giossiani ritengono il 10 settembre l'ultima data utile per arrivare ad una candidatura condivisa per la presidenza. L'8 settembre è in calendario il cda della Federazione. Ma già la prossima settimana si tornerà al tavolo per stringere i tempi. «Nomi non ne facciamo - precisa Cattani - Saranno fatti a suo tempo». E se la condivisione non risultasse possibile, se si arrivasse alla conta in assemblea? «La nostra linea è conosciuta - afferma Cattani - Siamo preparati.
Abbiamo persone autorevoli che possono essere apprezzate». Probabilmente, in caso di rottura del tavolo col cda, tornerebbe in campo proprio la candidatura di Geremia Gios, che per ora la esclude in quanto impegnato come presidente della Cassa Rurale di Rovereto.
Insieme al nome, però, ci sono da sciogliere i nodi del documento politico. «Nella misura in cui indichiamo un candidato condiviso, pensiamo anche al manifesto che accompagnerà la candidatura». Secondo Cattani «il documento, sintesi dei due che sono stati presentati, dovrà scaturire dal tavolo di confronto, non dal cda o da singoli. La Federazione ha bisogno di rimettersi in una strada di unità e di soluzioni per tutte le cooperative».