Rurali, perdite dimezzate a 50 milioni Fusioni, Primiero e Vanoi tratta con Fassa
Le Casse rurali trentine hanno chiuso il primo semestre con una perdita complessiva di circa 50 milioni di euro.
Al risultato hanno contribuito in modo rilevante le pulizie finali dei conti fatte da quelle Casse che dal 1° luglio si sono fuse con altre: Mori-Brentonico , aggregata con Alto Garda , Aldeno , unita a Trento, le quattro dell' Alta Valsugana . Tenendo conto di questi consistenti accantonamenti per sofferenze, che non dovrebbero essere ripetuti in queste dimensioni nel secondo semestre, le Rurali potrebbero chiudere il 2016 con un rosso dimezzato rispetto ai 115 milioni del 2015.
I conti quindi migliorano, come mostrano i risultati delle Casse maggiori riportati dall' Adige nelle scorse settimane.
Anche se manca ancora la ripresa della redditività. Su queste previsioni pesano però due incognite di non poco conto. Una è la Banca d'Italia che spinge per un ulteriore giro di vite nella copertura delle sofferenze. L'altra è la possibilità che tutte le banche italiane vengano di nuovo chiamate a sostenere il salvataggio di Etruria , Marche , CariFerrara e CariChieti con un'ulteriore iniezione di liquidità di 1,6 miliardi.
Con la differenza che Rurali e Bcc contribuirebbero al risanamento altrui mentre le proprie crisi devono gestirle da sole.
A questo proposito, il Fondo nazionale temporaneo delle Bcc , che con una dotazione di 400 milioni fa le veci delle future capogruppo intervenendo nelle situazioni difficili e sostenendo le fusioni, sta preparando l'intervento nella Cassa Rurale degli Altipiani , la ex Folgaria oggi guidata da Diego Schelfi che si fonderà con le Rurali Bassa Vallagarina e Isera , sia pur con qualche mal di pancia ( l'Adige di ieri in pagina Vallagarina).
Nel comitato di gestione del Fondo ci sono lo stesso Schelfi e il direttore generale di Cassa Centrale Mario Sartori . L'intervento in Cassa degli Altipiani dovrebbe ammontare ad alcuni milioni di euro e dovrebbe comprendere una quota in patrimonio e una quota in alleggerimento delle sofferenze.
Tra le altre Rurali che hanno chiuso il 2015 con perdite elevate, Primiero e Vanoi (10,8 milioni di rosso) ha avviato trattative per la fusione con la più robusta Rurale Fassa e Agordino. In questo caso però non dovrebbe esserci bisogno del Fondo nazionale temporaneo, tanto più che il sistema trentino è già intervenuto per Primiero con 8 milioni di passività subordinate e i dipendenti della banca hanno accettato di fare sacrifici per il risanamento.
Più incerto il quadro per la Rurale di Rovereto , che pure ha contenuto la perdita semestrale in 2,5 milioni e potrebbe chiudere l'anno in pareggio. Il piano di risanamento, impostato dalla gestione di Paolo Marega e Luca Filagrana e ora proseguito dal nuovo presidente Geremia Gios , ha bisogno ancora di tempo per mettere in sicurezza l'istituto.
Intanto procede il percorso verso i nuovi gruppi bancari cooperativi. Il prossimo incontro territoriale di Cassa Centrale Banca è a Cuneo il 4 novembre con le Bcc di Piemonte, Val d'Aosta e Liguria. Ieri a Rende Iccrea ha incontrato le Bcc calabresi. Sottolineando, a proposito dei due gruppi, che «le cose che uniscono sembrano essere più di quelle che dividono».