La crescita si consolida Il Pil aumenta più del previsto
L’Italia cresce da 10 trimestri consecutivi e a passo più sostenuto del previsto, tanto da avere centrato già a metà anno le previsioni del governo.
A certificare l’andamento positivo dell’economia italiana la stima preliminare dell’Istat, che vede una crescita dello 0,4% nel trimestre che diventa 1,5% rispetto allo stesso periodo del 2016, al top da 6 anni.
Si tratta, però, del risultato più basso dell’Eurozona, dove il Pil segna +0,6% rispetto al trimestre precedente e +2,2% su base annua.
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Esecutivo e maggioranza esultano, a partire dal premier Paolo Gentiloni, che vede nei numeri oltre le attese la «base per rilanciare economia e posti di lavoro».
E se il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan vede il «tasso di crescita più sostenuto dall’inizio della crisi» e dà merito al governo che si è saputo muovere «con coerenza» lungo il «sentiero stretto» tra consolidamento dei conti e sostegno alla ripresa, il segretario Pd Matteo Renzi non perde l’occasione per dettare l’agenda della prossima legislatura: disoccupazione sotto il 10%, quella giovanile dimezzata e Pil che cresce al ritmo del 2%.
Per ritrovare un Pil tendenziale più alto, spiegano all’istituto di statistica, bisogna risalire al primo trimestre del 2011, quando l’incremento era stato del 2,1%. Certo, il livello del prodotto rimane ancora oltre 6 punti percentuali sotto i livelli pre-crisi, ma si tratta comunque di un tasso crescita «consistente e persistente».
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A spingere l’economia tra aprile e giugno hanno contribuito soprattutto, questa volta in uguale misura, l’industria e i servizi, il cui dato sarà diffuso il 30 agosto.
Buono anche l’andamento della domanda interna (al lordo delle scorte) mentre si è registrato un limitato contributo negativo della componente estera netta. Il dato, ricorda però l’Istat, è destagionalizzato e corretto per gli effetti di calendario, con il secondo trimestre che ha avuto 3 giornate lavorative in meno del primo (l’intero 2017 avrà invece 2 giornate lavorative in meno).
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