Più trentini in tribunale contro il fisco Contenziosi tributari, aumento dell'8,23%
Agguerriti contro il fisco: nei primi tre mesi del 2017 i trentini hanno avviato 139 contenziosi di carattere tributario, con un aumento rispetto all'anno precedente dell'8,23%, in controtendenza rispetto al dato complessivo italiano che è invece in costante calo passando dai 60,960 contenziosi della rimavera 2015, ai 46.560 dello stesso periodo 2016, ai 40.935 del primo trimestre di quest'anno.
Considerando le liti ancora aperte al 31 dicembre 2016 si arriva, in primavera, ad un totale di 907 contenziosi tributari trentini in attesa di giudizio. Comprendendo anche la provincia di Bolzano, il valore economico dei 265 ricorsi totali delle due province autonome pervenuti nel primo trimestre del 2017 è di 33 milioni e 140.357 euro, con un valore medio a controversia di 125mila euro. A tracciare il quadro del contenzioso tributario regionale e provinciale è il rapporto del Ministero dell'economia e delle finanze che monitora la situazione in tutto il Paese.
È l'Agenzia delle Entrate l'ente che subisce il maggior numero di ricorsi dai contribuenti regionali: sono 123, a seguire poi gli enti territoriali con 41 liti in corso ed Equitalia, molto distanziata, con 18 liti in corso. Al secondo grado di giudizio, ovvero l'appello alla Commissione tributaria di Trento, sono pervenuti 39 ricorsi nel primo trimestre 2017, che si sommano ai 219 pendenti dal 2016: anche in questo caso c'è un aumento del 4,11% rispetto allo scorso anno, a fronte invece di una variazione percentuale a livello italiano che si limita all'1,65%.
Considerando i dati aggregati con la vicina provincia di Bolzano, gli appelli pervenuti nel primo trimestre 2017 sono stati 80 per un valore complessivo in ballo che sfiora i 28 milioni di euro (precisamente sono 27.909.075 euro), per un valore medio a contenzioso in commissione tributaria regionale di 348.863,44 euro. I contenziosi arrivati invece a definizione, sia in primo che in secondo grado, a livello regionale sono 240, per un valore complessivo di circa 50 milioni di euro, 210mila euro in media a singola controversia. Entrando nel dettaglio dei dati regione per regione, il Trentino Alto Adige si piazza al quinto posto, dopo Toscana, Molise, Marche e Lombardia, nel confronto fra la percentuale di valore accolto e quella di valore respinto, attestandosi appena oltre il 70%.
Parlando di tempi medi fra il raccoglimento di eventuale istanza di sospensione e la decisione di merito del ricorso, nella nostra regione su 74 ricorsi definiti nel trimestre gennaio - marzo 2017 con istanza di sospensione precedentemente accolta, la maggioranza (55) sono arrivati a definizione in oltre 180 giorni, mentre 16 di questi si sono risolti fra i tre e i sei mesi, e 4 risolti enro 90 giorni. A livello italiano, dei 40.935 ricorsi avanzati dai contribuenti del Bel Paese nei primi tre mesi dell'anno, la maggioranza è diretta verso l'Agenzia delle Entrate, che nell'ultimo triennio fa però segnare un crollo netto dei contenziosi: si sono praticamente dimezzati rispetto al 2015, passando da 30mila a 16mila. Stesso trend anche per i contenziosi con enti territoriali che passano dai 14.857 del 2015 ai 6.788 del 2017.