Centrali elettriche
È stata approvata oggi dalla Giunta provinciale di Trento l’intesa tra le Province di Trento e Bolzano e il Governo sulla modifica dell’articolo 13 dello Statuto di Autonomia, la norma che disciplina le concessioni per grandi derivazioni a scopo idroelettrico.
«Si tratta di un risultato storico per la nostra Autonomia, un ulteriore passo avanti in termini di sviluppo e crescita del nostro sistema che ci permetterà di proporre politiche innovative in un ambito molto significativo per quanto riguarda lo sviluppo del sistema economico e il rispetto dell’ambiente», afferma il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi.
La norma - sottolinea la Provincia - consentirà l’inserimento nella legge di Bilancio statale della nuova disciplina che prevede e potenzia la competenza delle Province a legiferare, nel quadro dell’ordinamento dell’Unione europea e dei principi della legislazione nazionale, su modalità, procedure e criteri per l’assegnazione delle concessioni idroelettriche. In base alla nuova norma statutaria viene rafforzato il ruolo delle province e dei comuni anche in termini di ricaduta delle risorse finanziarie derivanti dalle concessioni idroelettriche.
L’accordo ribadisce inoltre per i concessionari l’obbligo di cessione alle due Province di una parte di energia che potrà essere destinata a categorie di utenti o per misure di compensazione ambientale. È stato inoltre stabilito che le concessioni in scadenza prima del 2022 saranno prorogate fino a tale data per consentire la preparazione dei bandi di gara in base alla disciplina provinciale. Infine è stato fissato anche il principio secondo il quale l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico dovrà consultare le due Province sugli atti concernenti il servizio idrico, al fine di tutelare le competenze provinciali in questa materia.