Per il colosso Aldi doppia apertura in Trentino Dal 1° marzo discount aperti a Trento e Rovereto
Aldi, colosso tedesco dei discount, giovedì 1 marzo aprirà non solo a Rovereto, come annunciato, ma anche a Trento nord, nell’area ex Autostima tra via Brennero e via Maccani.
La comunicazione è arrivata ieri a Verona. Aldi, attiva nella Gdo (grande distribuzione organizzata) ha un piano di sbarco nel Nord Italia che prevede, entro il 2018, l’apertura di 45 punti vendita. Aldi fa parte del Gruppo Aldi Süd, sede in Germania e cent’anni di storia alle spalle: le origini risalgono alla prima bottega a conduzione familiare aperta da Karl Albrecht e sua moglie Anna a Essen, nel 1913. Dal 1991, sono stati creati due gruppi indipendenti: Aldi Süd e Aldi Nord. Dal 1968 Aldi Süd ha avviato la sua espansione all’estero.
Oggi, opera su quattro continenti (Europa, America, Asia e Australia), presente in undici Paesi con oltre 5.900 dipendenti e 138.800 collaboratori. Insomma, un colosso del discount che nel capoluogo apre a poche centinaia di metri dal concorrente Lidl, che da via Maccani si trasferirà nell’area ex Frizzera, poco più valle del nuovo store Aldi.
L’ingresso sul mercato italiano fa riferimento alla sede operativa a Verona e la centro di distribuzione di Oppeano. La multinazionale tedesca preparava lo sbarco in Italia da due anni. Giovedì 1 marzo apriranno i primi dieci negozi, distribuiti nei comuni di Bagnolo Mella (Brescia), Cantù (Como), Castellanza (Varese), Curno (Bergamo), Peschiera del Garda (Verona), Piacenza, San Donà di Piave (Venezia), Spilimbergo (Pordenone), Rovereto e Trento.
Per approdare nel Belpaese, Aldi ha già assunto 880 collaboratori, con l’obiettivo di chiudere il 2018 con oltre oltre 1.500 assunzioni. Una presenza, in Trentino, con cui dovranno fare i conti anche i «nostrani» Gruppo Poli, Dao, Sai e Despar (Aspiag). Nella presentazione, ieri a Verona, è stato spiegato che Aldi mostrerà «grande attenzione per la ricchezza e la cultura enogastronomica del nostro Paese» e che l’assortimento «è composto per il 75% da prodotti che nascono dalla collaborazione con fornitori italiani selezionati». Oltre cento le referenze tra frutta e verdura. Aldi assicura anche di avere stabilito con i propri fornitori «le misure da attivare al fine di aderire a standard e sistemi di certificazione di qualità dei processi e dei prodotti».