Federcoop, corsa a quattro Beltrami scende in campo
Giuliano Beltrami , storico cooperatore delle Giudicarie, già presidente del consorzio delle cooperative sociali Consolida e consigliere di amministrazione di Federcoop, ha sciolto le ultime riserve e ha deciso di candidarsi alla presidenza della Federazione Trentina della Cooperazione. «Non credo ci sia più spazio per fazioni, per i fedelissimi dell'uno o dell'altro» dice, accreditandosi come nome di mediazione e di convergenza anche a seguito del ruolo avuto come presidente della commissione che ha proposto unitariamente le recenti modifiche statutarie. «E sarebbe un errore se qualcuno pensasse di mettere le mani sulla Cooperazione in termini politici» avverte.
Ma Beltrami non è l'unico candidato alla successione di Mauro Fezzi , il solo presidente negli ultimi sei anni ad essere stato eletto a larga maggioranza ma che ha più volte ribadito di non voler fare un secondo mandato. Domani, lunedì, alle 18 il cda di Federcoop incontrerà i quattro nomi per ora emersi per valutare la possibilità di un candidato unitario. Che allo stato sembra improbabile. In campo c'è Marina Mattarei , «pasionaria» della Cooperazione, presidente della Famiglia cooperativa Vallate Solandre e consigliera di Sait, sostenuta da Geremia Gios e da molti di quelli dell'area «critica» che aveva proposto Gios alla presidenza nel 2015, alla quale peraltro faceva riferimento anche Beltrami. La preoccupazione dello stesso Beltrami per interferenze politiche è riferita proprio al fatto che Gios è anche impegnato in progetti per le prossime elezioni provinciali (vedi pagina 23).
Gios però nega recisamente ogni collegamento. «Ho già detto che Marina Mattarei è la candidata ideale in Federazione - afferma - La Cooperazione non si indebolisce perché ci sono più candidati ma se perde i valori di riferimento e la capacità di gestione. In ogni caso non c'è il minimo collegamento, né diretto né indiretto, tra la presidenza della Cooperazione e il progetto politico a cui sto lavorando». Tra le altre candidature già emerse c'è quella di Ermanno Villotti , presidente della Cassa Rurale Lavis Mezzocorona Valle di Cembra, lanciato dai suoi colleghi Franco Senesi della Rurale Alta Valsugana - che tra l'altro è in procinto di lasciare la presidenza di Mediocredito Trentino Alto Adige - e Enzo Zampiccoli della Rurale Alto Garda. La preoccupazione che muove questa proposta è la necessità di tenere le Casse rurali legate al resto del movimento cooperativo nel momento in cui nasce il gruppo bancario nazionale, con tutte le incognite del caso (vedi sotto). Una preoccupazione condivisa dallo stesso Fezzi. Negli incontri sul territorio con le cooperative, tuttavia, il nome di Villotti non sembra aver destato grande entusiasmo. Come non sembra esserci finora grande adesione all'altro nome venuto fuori in queste settimane, il presidente di Cooperazione Salute nonché, anche lui, ex numero uno di Consolida Michele Odorizzi , sostenuto dall'ex presidente Federcoop (per quattro mandati) Diego Schelfi .
Resta sullo sfondo quella che sembrava la candidatura forte capace di mettere d'accordo tutti: il consigliere provinciale già direttore della Federazione Allevatori Mario Tonina . Tonina sembra essere invece orientato a restare in campo politico, dove dopo il 4 marzo i problemi non mancano. In questo quadro difficilmente il cda della Federazione proporrà un nome entro il 31 marzo come previsto dalla procedura (vedi scheda). La decisione finale comunque è prevista in un nuovo consiglio prima di Pasqua. E non è neanche detto che questi siano i soli nomi in campo o che arrivino tutti al voto: le candidature vanno formalmente presentate entro il 20 aprile. Infine, ma non per importanza: oltre al presidente si elegge, con regole in parte nuove, il cda, che vedrà un ampio rinnovamento, se non altro perché molti dei suoi attuali membri lasceranno in quanto non più presidenti di cooperative.