Conto corrente gratuito per i redditi bassi
Ecco chi ne ha diritto
Sulla Gazzetta Ufficiale del 19 giugno è stato pubblicato il decreto del Ministero dell'Economia che individua i beneficiari e specifica requisiti, funzionamento e costi del cosiddetto «conto di base». Di che si tratta, lo spiega il Centro Ricerca e Tutela Consumatori. Il conto di base è un normale conto corrente, anche con funzioni online, destinato a consumatori con esigenze finanziarie limitate. Risponde principalmente a finalità di inclusione finanziaria e sociale.
Nella sua forma a pagamento, prevede che, «a fronte del solo pagamento di un canone annuale onnicomprensivo e senza addebito di altre spese, oneri o commissioni di alcun tipo e natura», la banca offra un numero prestabilito di operazioni e alcuni servizi tra i quali bancomat, accredito dello stipendio o della pensione, domiciliazioni di utenze domestiche. La legge parla di un importo del canone annuo onnicomprensivo «ragionevole e coerente con finalità di inclusione finanziaria» che non ecceda, in ogni caso, l'importo mediano delle spese applicate nel semestre precedente ai consumatori per le medesime operazioni. Una formula, dice il Crtcu, «che lascia perplessi e che legittimerà senz'altro ancora una volta comportamenti poco virtuosi e trasparenti da parte delle banche».
C'è poi il conto di base senza spese ed esente dall'imposta di bollo per quei consumatori il cui Isee (indicatore della situazione economica) sia inferiore a 11.600 euro. I consumatori che richiedono l'apertura del conto di base esente da spese devono dichiarare di non essere titolari di altro conto di base e autocertificano il proprio Isee.
Il conto base è gratuito anche per i pensionati fino a 18.000 euro di pensione lorda, un limite peggiorativo rispetto a prima quando si parlava di 1.500 euro netti al mese, cioè di 18.000 euro annui netti.