Case per vacanza: affitti estivi da record Al top Campiglio: 1.750 euro per 7 giorni
Trentino al vertice in Italia per il caro-affitti per il turista in alta stagione. Secondo le analisi di Corriere Economia su dati Nomisma e annunci immobiliari, infatti, l’estate 2018 vede in vetta Madonna di Campiglio con prezzi richiesti per una settimana di agosto in un bilocale da 4 posti letto che arrivano a 1.750 euro. Non solo: a parte Cortina d’Ampezzo e la Val Gardena, che hanno prezzi analoghi a quelli campigliani, nelle prime posizioni per prezzi richiesti in agosto troviamo praticamente solo località trentine.
In particolare, nei primi dieci posti tra quelli rilevati dal settimanale economico del Corsera, ci sono Moena con prezzi per un bilocale da 4 posti che vanno da 850-1.150 euro a settimana a luglio fino a 1.100-1.450 in agosto, Canazei con 850-1.200 euro a luglio e 1.100-1.300 euro in agosto, Andalo con 750-1.200 euro a luglio e 900-1.550 euro in agosto, Cavalese con 750-1.050 euro a luglio e 1.000-1.300 euro in agosto. Poi ecco Fiera di Primiero con 750-1.050 euro a luglio e 1.000-1.300 euro in agosto, Folgaria con 750-1.050 euro in luglio e 1.000-1.300 euro in agosto. E ancora Predazzo, S. Martino di Castrozza con le stesse cifre e Malé con valori che vanno di 750-1.050 euro a luglio e 1.000-1.200 euro ad agosto.
Al di là delle risorse che si possono ottenere in valore assoluto dagli affitti estivi (con entrate che per otto settimane di affitto possono superare i 10.000 euro a Campiglio), anche sul piano della redditività dell’investimento immobiliare, una casa vacanza in Trentino consente di avere un ritorno importante. Secondo il Centro studi Abitare Co che ha messo a confronto i dati del prezzo al metro quadrato con le entrate realizzate attraverso gli affitti estivi e invernali, a essere al secondo posto per rendimento tra le località di vacanza in montagna in Italia troviamo Pinzolo che può contare su rendimenti estivi del 5,9% (cifra seconda solamente alla friulana Tarvisio dove si tocca un rapporto tra prezzo e rendimento estivo del 6%).
Bene anche le altre località trentine considerate: da Vigo di Fassa che conta su un 5,5% di rendimento, Canazei su un 5,1%, Folgaria sul 5,4%, Campiglio sul 4,2% (qui i prezzi al metro quadrato medi arrivano a sfiorare gli 8.000 euro e per questo gli affitti, seppur elevati non consentono rendimenti altissimi), Moena attorno al 5%, San Martino di Castrozza sul 4,7%.
E sempre secondo il centro studi AbitareCo le vacanze in montagna, grazie alle sempre più numerose attività collaterali a quelle tradizionali (basti pensare all’arrampicata e al cicloturismo, ai festival enogastronomici e a tanto altro) stanno trainando il mercato immobiliare. Con la possibilità di affittare per un periodo più lungo durante le due stagioni turistiche rispetto a quanto si faceva una volta. Inoltre, rispetto a tante località di mare, spiegano da AbitareCo, i prezzi mediamente meno alti attirano sempre più turisti verso questa soluzione.
REGISTRATE 10MILA PER 40.000 LETTI
Sono circa 10.000 per 40.000 posti letto gli appartamenti registrati in Trentino per fini di affitto. La norma, prevista dalla Provincia per regolamentare un comparto rilevante come quello delle seconde case, consente alle Apt, attraverso l’applicazione a forfait dell’imposta di soggiorno, di poter contare su un milione di euro.
Con l’assestamento di bilancio, se approvato, ci sarà una modifica nell’applicazione dell’imposta sulle seconde case. Oggi, infatti, indipendentemente dal periodo in cui si affitta l’appartamento ai turisti, si paga un forfiat pari a 25 euro a posto letto. A partire dal prossimo anno, se ci sarà l’ok alla manovra di assestamento, ci sarà invece una applicazione differente che riporterà una tassazione più graduale e proporzionale rispetto al periodo di affitto dell’appartamento.
In ogni caso, dopo l’approvazione della legge sull’obbligo di regolarizzazione e denuncia degli appartamenti che vengono affittati, la risposta è stata tutto sommato importante.
Complessivamente alla data attuale sono circa 10.000 gli appartamenti che sono stati registrati in maniera diciamo fluida: ci sono proprietari che cancellano unità immobiliari che erano state registrate e nuove unità che vengono invece registrate ex novo. E, spiegano dalla Provincia, in questi mesi sono partite anche le segnalazioni dai Comuni per scoprire chi affitta senza aver segnalato l’appartamento.
Nell’ambito dell’applicazione della normativa sul registro delle case vacanza, tra l’altro, la Provincia ha potuto anche compiere una sorta di analisi della tipologia di proprietari e di utilizzo delle seconde o terze case.
C’è, ad esempio, la proprietaria che affitta una settimana da anni agli stessi turisti e coloro che, invece, lo fanno in maniera più professionale con affitti che occupano due stagioni turistiche e diverse settimane sia in estate sia nel periodo invernale. Per questi ultimi l’introduzione del pagamento a forfait, con 25 euro per posto letto, aveva rappresentato una semplificazione molto apprezzata. Con un singolo pagamento infatti si possono regolare i conti e non ci si pensa più. In questo modo, però, si mettono sullo stesso piano sia coloro che affittano per pochi giorni e coloro che, invece, affittano per tante settimane.