Lo spread chiude a 303 punti Borse, Milano la peggiore
Lo spread tra Btp e Bund chiude sopra i 300 punti base - sugli schermi Bloomberg - in rialzo a 303 punti base dai 285 della chiusura di venerdì scorso dopo aver sfiorato nel corso della seduta quota 310. Il rendimento del decennale italiano è al 3,56% dopo aver rivisto i massimi da febbraio 2014 oltre il 3,60%.
Il differenziale tra i biennali italiani e tedeschi segna un rialzo di oltre 20 punti base a 208 (tasso a 1,52%), mentre lo spread tra i quinquennali si riporta a 286 dopo aver sfondato quota 300, massimo da maggio.
Lo spread sopra i 300 punti pesa sulle banche, che hanno affossato Piazza Affari, maglia nera in Europa con una perdita del 2,43% a 19.835 punti, i minimi da aprile 2017.
A far volare il differenziale fra btp e bund decennali è stata la lettera di critiche alla nota di aggiornamento al def inviata venerdì dalla Commissione Europa al governo italiano. Il comparto banche ha perso il 3,71%, con Banco Bpm che ha ceduto il 6,5%, Ubi il 4,9%, Fineco il 4,8%, Unicredit il 3,5% e Intesa il 3,2%.
Fuori dal listino principale è crollata Banca Ifis (-12%). Mps (-4,5% a 1,92 euro) e Carige (-1,7% a 0,0054 euro) hanno aggiornato i minimi. Dopo l’interessamento mostrato da Salini Impregilo (-2%), ha continuato a correre Astaldi (+12,8), più volte sospesa al rialzo. Fra i titoli principali, l’unico in crescita è stato quello di Recordati (+0,5%).