Di design e personalizzate Le urne di Eleonora Angeli
È un’attività imprenditoriale, certo, ma è prima di tutto un’idea che nasce dal cuore. Dall’amore di una figlia che ha salutato per sempre la sua mamma cinque anni fa e che, nel momento del commiato, si è resa conto che mancava quel «qualcosa» che avrebbe potuto aiutarla - nel dolore più profondo - a sbrigare le incombenze. Nasce così la ditta «Angeli», specializzata in urne cinerarie di design. «L’urna io la chiamo “la casa del domani” perché quando si è in vita si sceglie tutto, dalle scarpe agli occhiali. Poi quando muore una persona cara ci si trova in un momento di grande debolezza psicologica a dover scegliere il contenitore per quel corpo che è stato al nostro fianco fino a poco prima» spiega Eleonora Angeli, ex consigliera comunale di Trento, dipendente dell’Azienda sanitaria ora in aspettativa.
«Tutto è nato sette anni fa. Ero in consiglio comunale quando venne presentato il tempio crematorio - spiega - Ne parlai con mia madre. Il destino ha voluto che lei morisse poco dopo. Si ammalò molto giovane, a 33 anni. Poi guarì, ma anni dopo il tumore tornò e c’è stato un lungo accompagnamento. Quando mia madre è morta ho visto il catalogo delle urne: secondo me non c’era nulla di degno per la donna bellissima e speciale che era. È nata così l’idea di creare delle urne di design. Non è una questione di prezzo, ma di linea. Per me è un omaggio alla persona che abbiamo perso. Le urne che avevo visto nel catalogo non andavano oltre il cofanetto di legno. Quelle che propongo sono di metallo, personalizzabili con l’aerografo, ad esempio se si vuol incidere una frase di Padre Pio o l’immagine del bacio dei Klimt. Ci sono le sfere e c’è la “Montis Dolomia”, una piramide in ottone che presenta in ogni facciata uno spaccato delle Dolomiti. Sono cattolica praticante. Se ci fosse stata la possibilità di scegliere l’urna, credo che mia madre l’avrebbe fatto durante il suo lungo percorso di malattia».
Statistiche alla mano, in provincia di Trento le cremazioni superano il 43%, con una percentuale molto alta nel capoluogo (59%).
«Il 10% delle famiglie sceglie di tenere l’urna in casa. Ma quelle che proponiamo noi hanno le dimensioni per essere sistemate nei loculi» prosegue Angeli, con la voce emozionata per il ricordo della madre Elina e per la nuova attività che non stenta a definire «un sogno che si avvera, perché nata da un sentimento profondo di vissuto». Capisce che il suo progetto può diventare realtà quando vede il bando di Trentino Sviluppo per la nuova imprenditoria. «Ero sotto l’ombrellone, in Sardegna, nel mese di luglio» ricorda. In quel momento scatta in lei il desiderio di provarci davvero. L’Azienda sanitaria le concede sei mesi di aspettativa. La ditta «Angeli» ora è al debutto.
Eleonora, divisa tra famiglia e lavoro, non ha del tutto accantonato la politica. «È una passione difficile da abbandonare. Sono stata democristiana, poi nella Margherita e nell’Unione per il Trentino. La politica è un servizio per la comunità che si può fare in molti modi. Ora, con questo mio sogno che si realizza, sto facendo un servizio alla persona. E non escludo di andare avanti con nuove proposte, ad esempio per la sistemazione dei nostri cari: mia madre era truccata, così bella che sembrava che dormisse».