In Trentino pochi maiali ma la giunta adotta il piano contro la malattia di Aujeszky
Per l’Ufficio Stampa di piazza Dante è «Decisione importante oggi dalla Giunta provinciale, su indicazione dell’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, che va nella direzione di una maggiore tutela delle produzioni tipiche locali. L’esecutivo ha infatti adottato il Piano di controllo per l’eradicazione della malattia di Aujeszky, una patologia virale che causa gravi perdite economiche agli allevamenti suinicoli, demandando all’Azienda provinciale per i servizi sanitari l’attuazione delle attività previste».
Di cosa si tratta? La malattia di Aujeszky è una patologia virale che causa gravi perdite economiche agli allevamenti suinicoli, come mortalità, riduzione della crescita e calo della fertilità, nei confronti della quale a livello nazionale sono già in atto piani di controllo specifici. Inoltre a livello europeo, Stati membri e loro regioni possono beneficiare di specifiche garanzie sanitarie negli scambi commerciali nel caso abbiano in essere piani di eradicazione riconosciuti o siano indenni da tale malattia.
E da noi? Il comunicato della Provincia deve spiegare che «Il Trentino, pur non avendo una popolazione suinicola numericamente rilevante, presenta produzioni tipiche locali che vanno tutelate sotto tutti gli aspetti, ivi inclusi quelli sanitari. Infatti, la carne di suino, oltre ad essere consumata fresca, trova impiego nella preparazione di numerosi prodotti tradizionali (ad esempio: lo “Speck del Trentino”, la “Mortandela”, la “Luganega del Trentino” e la “Ciuiga”, quest’ultima riconosciuta inoltre quale presidio Slow Food). Un piano di eradicazione della malattia di Aujeszky è pertanto lo strumento necessario per migliorare lo stato sanitario degli allevamenti suinicoli e tutelare le relative produzioni tipiche locali».
Il Piano proposto è di nuova attuazione. Lo svolgimento delle attività previste dal Piano consentirà al competente Servizio provinciale di raccogliere i dati necessari per avanzare alla Commissione europea, per il tramite del Ministero della Salute, la richiesta di inserimento della Provincia autonoma di Trento tra i territori elencati nell’allegato II della decisione 2008/185/CE.