In Trentino quarantena attiva per l'ingresso dei raccoglitori
Sarà un’ordinanza a stabilire le modalità di accesso in Trentino dei seimila lavoratori che contribuiranno alla raccolta della frutta. La procedura - in corso di validazione con il Commissariato del governo- prevede la registrazione accurata degli ingressi, la somministrazione di test e, soprattutto, l’osservanza di quella che i tecnici hanno definito “quarantena attiva”. In breve, le aziende agricole sono chiamate ad allestire luoghi controllati per gruppi di massimo quattro persone per isolare meglio eventuali insorgenze di contagio e per facilitare l’attività di contact tracing.
Ad animare l’azione di Provincia e imprenditori sono le esigenze da una parte della sicurezza e dall’altra dell’economia. Obiettivi sullo stesso piano che in piazza Dante stanno seguendo con la massima attenzione. Dopo il turismo è infatti ora la stagione della raccolta della frutta a richiedere un piano di intervento accurato. L'altro ieri mattina al tema era dedicata una specifica riunione della task force provinciale sul Coronavirus alla quale hanno partecipato in videoconferenza il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, gli assessori all’agricoltura e alla salute, rispettivamente Giulia Zanotelli e Stefania Segnana, nonché dirigenti di Provincia e Azienda sanitaria.
Al centro dei lavori, come detto, c’è stata la prepatazione di un’ordinanza, di prossima emanazione, che istituisce una procedura per gestire l’ingresso in Trentino di circa seimila lavoratori provenienti per lo più dall’est europa che da fine mese e per buona parte dell’autunno saranno occupati nei campi.
Come è facile immaginare, fondamentale risulta la collaborazione del datore di lavoro per rendere questo tipo di l’isolamento ancora più efficace in quanto, oltre al comportamento del singolo, entra in gioco un approccio di sistema, garantito dalle singole aziende, dalle loro organizzazioni, dalla Federazione Trentina della Cooperazione e, sul piano dei controlli, da parte dell’amministrazione provinciale. Parte di queste misure sono peraltro già previste e postitivamente sperimentate dal Protocollo di salute e sicurezza sul lavoro in agricoltura e nei lavori forestali.
Sempre in tema di ricerca di lavoratori stagionali per il settore primario, l’assessore competente ha evidenziato la necessità di continuare a lavorare, per questa stagione eccezionale a causa del Covid, per l’introduzione temporanea di forme contrattuali sul modello dei voucher semplificati, che consentano alle aziende agricole trentine di avere una maggiore flessibilità ed un’efficace capacità di rispondere alle esigenze di manodopera.
Prosegue in ogni caso l’impegno messo in campo da Provincia e organizzazioni agricole per favorire l’assunzione di lavoratori iscritti alla lista specifica aperta presso l’Agenzia del Lavoro e per l’attivazione di strumenti e processi innovativi finalizzati a favorire l’efficace connessione fra domanda ed offerta di lavoro agricolo.
La svolta ha già ricevuto un primo via libera da parte degli agricoltori. «Siamo molto soddisfatti di apprendere che la Provincia abbia attivato questo piano per l’agricoltura in particolare con l’introduzione della quarantena attiva - ha spiegato il presidente di Coldiretti Trento Gianluca Barbacovi - uno strumento fondamentale per le nostre aziende agricole e che Coldiretti ha chiesto di attivare da subito».