La giunta Fugatti abolisce l'Imis per hotel, B&B, agritur e cinema: 26 milioni in meno nelle casse
Gli alberghi (ma anche gli agritur, i bed & breakfast, le terme, o i cinema), in Trentino, non pagheranno più l’Imis. E’ il senso di una proposta di legge che la giunta provinciale ha approvato venerdì.
Scrive la provincia in un comunicato: «Il settore turistico, culturale e ricreativo risente in modo accentuato delle conseguenze dell’epidemia di Covid 19 in termini anche di riduzione del fatturato. Considerata la sua valenza strategica, la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore agli enti locali, ha deciso di approvare, in via preliminare, un disegno di legge che prevede l’esenzione dall’imposta Immobiliare semplice (Imis) per il periodo d’imposta 2020, per i fabbricati del settore turistico, ma anche per cinema, sale da ballo, centri termali e quant’altro».
La giunta ricorda che « Queste categorie di edifici già beneficiavano di una riduzione dell’Imis pari al 50%, stabilita dalla legge 6/2020. La nuova disposizione trasforma di fatto la riduzione in esenzione, andando quindi a coprire l’importo totale della tassazione».
Per le casse provinciali, non è uno scherzo: «La manovra comporta un potenziale minor gettito di circa 25,6 milioni di Euro. La parte più rilevante di tale onere finanziario viene coperta con trasferimento da parte dello Stato».
L’esenzione riguarda tutta una serie di edifici, e quindi di realtà economiche, fra cui alberghi, stabilimenti termali, agriturismi, rifugi alpini, case vacanza, bed and breakfast, case vacanza, alberghi diffusi, nonché cinema, teatri, discoteche e night club, sale concerto.
In virtù della competenza esclusiva in materia di finanza locale prevista dall’art. 80 dello Statuto di autonomia, la proposta prevede che la Provincia ripartisca fra gli enti locali le risorse attribuite dallo Stato disciplinando anche le modalità e i termini della certificazione.