Se porti giovani manager in azienda, il tuo business fa "Scintille": l'esperienza di Trentino Sviluppo
Si conclude con successo, dopo sei settimane di intenso lavoro, «Scintille», iniziativa promossa da Trentino Sviluppo al fine di supportare le imprese locali nella ricerca di soluzioni tecnologiche per l’innovazione di prodotto. Il progetto è stato svolto in collaborazione con la Community Momento, ecosistema che ha l’obiettivo di rendere più fluida possibile l’interazione tra la linea dirigenziale delle aziende e la prima generazione di nativi digitali. Protagonisti dell’iniziativa cinque imprese del territorio, che hanno avviato altrettanti progetti di “open innovation” con l’aiuto di 25 giovani innovatori, provenienti dalle università di tutta Italia, e dei loro coach.
«In poche settimane e in un contesto difficile come quello attuale – sottolinea Nicola Polito, direttore operativo di Trentino Sviluppo – siamo riusciti ad incrociare il talento di giovani promettenti, alla ricerca di esperienze molto particolari, con il bisogno di alcune aziende che si sono messe con interesse a disposizione, creando un volano positivo per sé stesse e per il territorio».
I progetti concretizzati dai vari team hanno risposto alle esigenze più svariate. Sono state create soluzioni digitali per favorire l’interazione virtuale con la clientela, applicazioni per l’interfaccia uomo-macchina a scopo di diagnostica, “business model canvas” per la validazione delle nuove iniziative. Ma non solo. Sono state proposte anche soluzioni per il miglioramento del processo produttivo e attività di sviluppo di una cultura digitale in azienda.
Variegate anche le professionalità dei giovani talenti: dal management, al design, dalle competenze ingegneristiche e di marketing alla finanza.
«Questo progetto con Trentino Sviluppo – afferma Gaia Salizzoni, co-fondatrice della Community Momento – è stata un’occasione preziosa per tutti. Nonostante le distanze imposte, abbiamo voluto aggregare e avvicinare. L’ecosistema Italia ha sempre più bisogno di spazi dedicati all’innovazione, che connettano aziende e giovani in un ambiente ‘protetto’ dove pensare fuori dagli schemi non solo è consentito, ma è l’unico modo per uscire da quella quotidianità che prende sempre il sopravvento. I nativi digitali sono la risorsa più grande sulla quale le imprese devono investire per un futuro prospero. Il nostro impegno è quello di garantire uno scambio fluido tra le parti, una contaminazione vincente che porti impatto reale. Su persone e aziende».
Le imprese trentine, individuate dal bando che si è chiuso lo scorso 28 ottobre, coprono diversi settori, che spaziano dalla meccanica alla meccatronica, passando per food e sportech. Si tratta di Bauer (Trento), Bonfiglioli Mechatronic Research (Rovereto), Engagigo (Rovereto), Metal Working (Pergine Valsugana) e Roverplastik (Volano).
Il progetto prevedeva che ad ogni impresa venisse assegnato un team composto da 5 giovani, coordinato da un “Agile coach” certificato, che nella fase di sprint producesse le “scintille”, intese come idee nuove per rispondere ai fabbisogni posti dalle imprese. Le aziende hanno individuato al proprio interno un referente che, attraverso periodici incontri virtuali, è stato in continuo collegamento con i giovani studenti, al fine di contaminarli sulle dinamiche aziendali e assisterli nelle diverse fasi del percorso.
L’iniziativa ha avuto una durata complessiva di sei settimane. Dopo le prime due, volte alla formazione sulla metodologia di lavoro Agile e sulle dinamiche aziendali, i gruppi si sono dedicati ad analizzare la tematica oggetto di studio, per ideare soluzioni innovative che le imprese, al termine del percorso, hanno valutato per identificare possibili scenari di effettiva applicazione industriale.
[nella foto: i giovani manager nello stabilimento alimentare Bauer]