Risarcimenti per le attività turistiche: Fugatti ne parla con Salvini. Stagione invernale archiviata, dice Kompatscher
Incontro tra Matteo Salvini e il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.
Al centro del colloquio - si legge in una nota - i ristori, soprattutto per le attività di montagna, il turismo e il settore alberghiero.
«La chiusura degli impianti da sci pesa fortemente sull'economia trentina e quindi- fa sapere la Lega - il partito è determinato a sollevare con forza, in seno al governo, la questione dei risarcimenti».
Anche Fugatti, dunque, sposa la richiesta che oltre ai ristori per i mancati ricavi lo stato preveda subito i risarcimenti di quanto messo in campo dagli operatori, ai vari livelli, per prepararsi alla riapertura, stabilita da Roma per il 15 febbraio e poi rinviata dal ministro della salute, Roberto Speranza, con un provvedimento di domenica sera, 14 febbraio, che ha scatenato critiche e polemiche. In Trentino, peraltro, l'apertura non sarebbe avvenuta, perché proprio lunedì la provincia è passata in zona arancione. Tutto era pronto, invece, nelle confinanti Lombardia e Veneto, entrambe in fascia gialla. Quest'ultima regione, che con il Trentino condivide valichi dolomitici molto turistici, come il San Pellegrino, aveva tutto pronto per riaprire domani, 17 febbraio, lasciando cioè passare l'ultimo di Carnevale.
Nell'incontro tra Fugatti e Salvini è stato affrontato anche il problema del Brennero, con code e disagi per i camionisti italiani diretti verso Nord. Secondo Salvini e Fugatti è incomprensibile che Germania e Austria pretendano i tamponi per consentire l'accesso nel proprio Paese agli autotrasportatori, ma la stessa regola non valga al contrario».
Intanto, sulla stagione sciistica mette un punto il presidente altoatesino Arno Kompatscher: «Ormai è alla luce del sole che non ci sarà», ha detto oggi, richiamando l'ulteriore rinvio dell'apertura degli impianti, ma anche gli effetti del lockdown in Germania.
Il presidente ha sottolineato l'importanza per le aziende di «poter programmare la riapertura e avere certezze per quanto riguarda i ristori, sia statali che provinciali».
Kompatscher ha ricordato che il consiglio provinciale a marzo sarà chiamato a esprimersi su un pacchetto di misure che la giunta sta mettendo a punto in questi giorni.
Grande preoccupazione è stata espressa dal governatore anche per quanto riguarda la fine delle moratorie dei mutui: «Cerchiamo soluzioni alternative con le banche, altrimenti molte aziende rischiano la vita».