Confcommercio, Fontanari presidente dei ristoratori trentini: "I ristoranti non sono luoghi di contagio"
TRENTO - L’Associazione ristoratori del Trentino, aderente a Confcommercio, ha rinnovato oggi i propri organi direttivi. Presidente sarà il roveretano Marco Fontanari, confermato dopo un primo mandato caratterizzato da un momento particolarmente complesso come la pandemia da coronavirus che sta segnando profondamente la categoria. Al suo fianco i vicepresidenti Francesco Antoniolli e Paolo Turrini, e il presidente onorario Danilo Moresco.
Non poteva essere un’assemblea ordinaria, quella che si è riunita ieri pomeriggio presso l’auditorium Seac, a Trento. Il consiglio direttivo dell’Associazione ristoratori del Trentino ha rinnovato i propri vertici in un momento estremamente complicato per la categoria: quello dei ristoratori, infatti, è uno dei settori più colpiti dalla crisi dovuta alle chiusure ed alle riduzioni imposte per contrastare il coronavirus. Una situazione ben presente durante l’incontro odierno, che però ha saputo trovare anche momenti di orgoglio e di soddisfazione: la crescita - in termini di associati - dell’Associazione, ad esempio, ma anche le molte “battaglie” vinte, a partire dai buoni pasto provinciali (“Grazie alla lungimiranza della Provincia Autonoma di Trento” ha riconosciuto Fontanari) fino alla formazione professionale, dalla transizione digitale al grande senso di appartenenza della base associativa.
«Ci troviamo - ha detto il presidente Marco Fontanari - in grave difficoltà: c’è bisogno che la politica trovi ristori adeguati, rapidi e, soprattutto, eccezionali, come eccezionale è questa situazione. Dall’anno scorso il nostro settore è martoriato dai provvedimenti a contrasto della pandemia: noi ci siamo sempre stati, con grandissimo senso di responsabilità e collaborazione ma ora è giusto che questo comportamento sia considerato in sede di quantificazione dei ristori».
«I ristoranti non sono i luoghi del contagio - ha proseguito Fontanari - quindi chiederemo di aprire a pranzo in zona arancione ed a pranzo e cena in zona gialla. Abbiamo bisogno di tornare a lavorare il prima possibile. L’indotto turistico, tra cui anche i ristoranti, è allo stremo e le misure prese finora sono inefficaci».
«C’è bisogno di ridare il giusto riconoscimento alla ristorazione: la pandemia ci insegna che occorre fare delle scelte. Una di queste è tutelare la ristorazione come elemento distintivo dell’identità italiana, assieme alla moda ed al design. C’è bisogno di tutelarla e promuoverla anche perché la ristorazione è il terminale attivo di due grandi risorse italiane: il turismo e il patrimonio enogastronomico».
Il Consiglio dell’Associazione ha approvato all’unanimità la nuova Giunta che sarà composta da Roberto Anesi, Guido Artini, Francesco Antoniolli, Alessandro Alessandro, Matteo Bettega, Marco Bortolotti, Paolo Dolzan, Betty Marighetto, Nicola Molignoni, Danilo Moresco, Aldo Tiboni, Paolo Turrini, Marco Trettel, Matteo Zanella, Sergio Valentini, Marco Fontanari.