Trento / L'evento

Conto alla rovescia per il Festival dell'economia: in città si lavora ai preparativi - FOTOGALLERY

La grande kermesse dal 3 giugno torna in presenza, dopo un'edizione solo in streaming. Atteso l'arrivo di cinque premi Nobel e di una vasta schiera di studiosi italiani e stranieri, chiamati a confrontarsi sul dopo-pandemia, con il filo conduttore affidato al tema "Il ritorno dello Stato. Imprese, comunità, istituzioni"

IL PROGRAMMA Quale sarà il ruomo del settore pubblico, dopo la forte presenza durante la pandemia?
IL CONFRONTO A Trento una sfilata di esperti, da Piketty a Cagé da Prodi a Cassese
FOTOGALLERY Trento torna "cantiere" dell'evento che quest'anno riapre le sale al pubblico
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TRENTO. Conto alla rovescia e ultimi preparativi (nella foto di Alessio Coser) in corso anche oggi a Trento, per il Festival dell'economia.

Mancano tre giorni all'inaugurazione della sedicesima edizione, in programma dal 3 al 6 giugno e la città si veste, come di consueto, di arancione.

Come annunciato dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, il Festival quest'anno punta anche sul ritorno del pubblico.

L'anno scorso la kermesse, che solitamente richiama a Trento anche molti turisti dal resto d'Italia, si svolse soltanto in remoto.

Ora si torna al calore delle edizioni precedenti: "Quest'anno, in una fase epidemica in corso ma in miglioramento, vogliamo dare un messaggio di ripartenza e fiducia. Vogliamo puntare a un festival in presenza con un protocollo di prevenzione ad hoc", aveva detto Fugatti lo scorso 4 maggio, annunciando le novità di questa edizione.

In piazza Duomo è pronta la struttura che ospiterà la libreria del Festival, mentre piazza Fiera ospiterà un maxischermo con circa 250 posti a sedere, a libero accesso, dove verranno trasmesse, a getto continuo, le varie conferenze in cui economisti, rappresentanti delle istituzioni ed esperti di fama internazionale si confronteranno sul tema: "Il ritorno dello Stato. Imprese, comunità, istituzioni".

Festival dell'economia: Trento torna "cantiere" dell'evento che quest'anno riapre le sale al pubblico

La grande kermesse dal 3 giugno torna in presenza, dopo un'edizione solo in streaming. Atteso l'arrivo di cinque premi Nobel e di una vasta schiera di studiosi italiani e stranieri, chiamati a confrontarsi sul dopo-pandemia, con il filo conduttore affidato al tema "Il ritorno dello Stato. Imprese, comunità, istituzioni"

FOTO DI ALESSIO COSER

"La pandemia di coronavirus - riflette Tito Boeri, direttore scientifico del Festival - ha spinto il settore pubblico a entrare in modo ancora più invasivo nelle nostre vite, regolando ogni aspetto della nostra quotidianità. Intendiamoci, lo ha fatto per buone ragioni e altri Paesi, che hanno avuto uno Stato meno invadente, se ne sono pentiti amaramente."

Si tratta della seconda edizione dallo scoppio della pandemia e anche quest'anno tutte le conferenze saranno trasmesse in streaming, ma rispetto all'edizione 2020 ci sarà dunque la possibilità per il pubblico di seguire in presenza gli eventi, prenotando il proprio posto.

Naturalmente, per ragioni di sicurezza legate al coronavirus, i posti nelle varie sale saranno limitati rispetto alla capienza complessiva.

Le prenotazioni sono partite da alcuni giorni e per molti appuntamenti vi è ancora disponibilità di posti.

Le prenotazione avvengono tramite il sito del Festival.

Economisti e studiosi delle diverse discipline, rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, si confronteranno su come affrontare uno scenario assolutamente inedito all'interno del quale si sono sviluppate nuove interazioni tra amministrazioni pubbliche e istituzioni democratiche, fra tecnostruttura e politica, tra società e Stato.

Oltre a molti altri studiosi affermati nel panorama mondiale, a Trento arriveranno cinque premi Nobel per l’Economia: Michael Kremer (2019) che aprirà il festival riflettendo sui meccanismi che possano impedire colli di bottiglia e blocchi di esportazioni nella fornitura su scala globale di vaccini. Nei giorni successivi Paul Milgrom (2020), che si soffermerà sul disegno delle aste e delle gare d’appalto pubbliche, un tema di grande rilevanza alla luce del rilievo che hanno gli investimenti pubblici nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; Joseph E. Stiglitz (2001) sul nuovo ruolo dello Stato in presenza di forti esternalità come quelle esercitate dai focolai globali di coronavirus e Michael Spence (2001) sul delicato rapporto tra trasformazione digitale, uguaglianza delle opportunità e sostenibilità sociale, mentre Jean Tirole (2014) tratterà della tutela della privacy nell’era del digitale.

Si potranno ascoltare, fra gli altri, Olivier Blanchard, Lucrezia Reichlin, Thomas Piketty e Julia Cagé.

Fra le testimonianze più attese, quelledi Romano Prodi e Sabino Cassese.

Ma si parlerà anche di modelli sanitari e della crisi pandemica, con la virologa Ilaria Capua e il consulente del ministero Walter Ricciardi.

Sul fronte istituzionale, per il momento, ma non si escludono ulteriori presenze, hanno confermato la loro partecipazione: il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, i ministri Renato Brunetta, Roberto Cingolani, Vittorio Colao, Massimo Garavaglia, Mariastella Gelmini, Giancarlo Giorgetti ed Enrico Giovannini. Presenti anche Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e naturalmente il governatore della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e il sindaco di Trento, Franco Ianeselli.

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