DedaGroup punta su smart working e soddisfazione del personale: oltre 400 assunzioni senza scrivanie
Il polo di aggregazione delle eccellenze del software, nato in Trentino Alto Adige, attualmente conta 2.000 dipendenti. Il telelavoro per favorire il benessere delle persone e anche come scelta ecologica: si riducono notevolmente le emissioni causate dagli spostamenti enessere delle proprie persone
INDAGINE Il telelavoro proseguirà nell'88% delle aziende italiane
TRENTO. Quattrocento posti di lavoro in più senza aggiungere o quasi scrivanie. È il «miracolo» che ha annunciato di voler presto concretizzare Dedagroup.
Il polo di aggregazione delle eccellenze italiane del software nato in Trentino Alto Adige attualmente conta 2.000 dipendenti tra Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Messico. L'obiettivo è quello dell'assunzione di 400 persone nel corso del 2022, e nel contempo spingere ulteriormente sulle forme di lavoro agile più innovative per «sostenere e facilitare l'equilibrio tra la loro vita personale e quella professionale».
I profili ricercati sono differenti - dal "Business analyst" al "Software e Application developer", dall'"Enterprise solution consultant" al project manager, fino al "Cybersecurity specialist" - e andranno a rafforzare tra gli altri, i team delle principali aziende del Gruppo anche a supporto della realizzazione degli importanti progetti di transizione digitale legati al Pnrr.
«Entrare a fare parte di Dedagroup significa avere l'opportunità di crescere professionalmente all'interno di uno dei principali gruppi tecnologici italiani, che opera in un segmento, quello del digitale, centrale per il rilancio del Paese e che riconosce nelle proprie persone un pilastro fondamentale della propria strategia di sviluppo» sottolinea la responsabile delle risorse umane di Dedagroup Valentina Gilli (nella foto).
Proprio per questo il gruppo ha lanciato "lavoro agile", «un progetto evoluto e strutturato, perché offre davvero la possibilità di lavorare in modo smart e con modalità all'avanguardia, studiato con il preciso obiettivo di sostenere e facilitare l'equilibrio tra vita personale e professionale e che fa della formazione continua il suo fiore all'occhiello».
Il gruppo, grazie a lungimiranti scelte tecnologiche e organizzative implementate negli anni ha garantito alle proprie persone la possibilità di accedere al telelavoro fin dall'inizio della pandemia. Una scelta fondata sull'ascolto delle proprie persone, attraverso un'indagine che ha permesso di sviluppare e fare evolvere il progetto sulla base del sentire comune ma che ha anche dimostrato la volontà di proseguire, consolidare e migliorare ulteriormente questo nuovo approccio alla vita lavorativa che ad oggi è stato scelto da oltre il 90 per cento dei collaboratori.
Benessere delle proprie persone ma anche sostenibilità ambientale. Grazie a una significativa riduzione degli spostamenti tra casa e lavoro, le emissioni sono state ridotte dell'80 per cento, producendo un risparmio di 1.631 tonnellate di anidride carbonica immessa in atmosfera, pari ad un bosco di 54.000 alberi piantati.
Oggi il modello di Lavoro Agile entra in una fase di ulteriore evoluzione, attraverso un percorso di formazione che vuole accompagnare un cambiamento culturale all'interno del Gruppo. «Questa nuova fase deve essere quindi necessariamente legata alla capacità delle nostre persone di coltivare e condurre in modo sano le relazioni professionali, anche a distanza e vivere in modo diverso gli spazi lavorativi» spiega ancora Gilli.