Trento / L'incontro

Mons. Galantino e l'economia di papa Francesco: basta speculazioni, scegliamo prodotti finanziari puliti

Ieri sera, 3 giugno, intervenendo al Festival dell'economia, l'ecclesiastico ha raccontato anche della propria esperienza in Calabria: "Non sempre ciò che è legale è anche giusto. Ho visto aziende venire al sud, prendere contributi e andarsene lasciando gli abitanti del posto senza niente in mano"

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TRENTO. "La speculazione, non solo finanziaria, prospera dove la cultura cede il passo a interessi sfacciatamente di parte, o quando la cultura non riesce a mettere in guardia perché ha perso la sua funzione critica. Come avviene quando si identifica la legge con la giustizia: non sempre ciò che è legale è giusto, non solo in ambito finanziario".

Così, al Festival dell'economia di Trento, monsignor Nunzio Galantino, intervenuto ieri sera, 3 giugno, sul tema "L'economia di Francesco", in un incontro moderato da Paolo Bricco, inviato de Il Sole 24 Ore. In prima fila, fra il pubblico, l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi.

"In alcuni ambienti ci si riempie la bocca di legalità senza chiedersi se questa procede di pari passo con la giustizia, la cosa non è automatica", ha aggiunto. Raccontando della propria esperienza in Calabria, Galantino ha poi parlato di una terra "sfregiata da leggi mai emanante", in cui "ognuno può ritagliarsi una parte della torta a seconda della sua forza".

L’ecclesiastico ha paragonato quanto visto nello Zaire (ora si chiama Congo) con quello che sta succedendo adesso nel nostro mondo. “Quando i belgi finirono di colonizzare lo stato africano se andarono lasciando le strade che agli africani non servivano più. Le attuali delocalizzazioni di imprese sono la stessa cosa: ho visto aziende venire al sud, prendere contributi e andarsene lasciando gli abitanti del posto senza niente in mano. Certi meccanismi purtroppo si ripetono ancora oggi”.

Monsignor Galantino ha parlato anche dei prodotti finanziari: "Oggi sempre più società hanno a cuore l'impatto sociale, sono attente all'ambiente, alla governance e all'ambiente, ma ci sono anche realtà a cui questi temi non interessano. Servono scelte consapevoli per sostenere i prodotti finanziari puliti, alla stessa maniera in cui siamo tutti impegnati a investire sulle tecnologie pulite: trasferiamo il nostro entusiasmo dalle energie pulite alla finanza pulita". 

Poi un accenno alla visione del pontefice su questi temi delicati e cruciali: "Papa Francesco è andato al cuore di alcuni e contraddizioni di alcuna finanza ed economia, mettendo a nudo l'egoismo di certi investimenti e di certe scelte politiche. A partire dalla crisi del 2008 le uniche realtà finanziarie che non hanno perso, o hanno perso meno, sono quelle che hanno avviato questo percorso di umanismo integrale".

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