Lo scontro / Contrasto

Contratto integrativo delle Famiglie Coop, la Federazione: “Non è più sostenibile”. Sindacati pronti ad azioni legali

“Per continuare a mantenere attivo il servizio nei 360 punti vendita capillarmente diffusi in tutto il territorio trentino – ha dichiarato la vicepresidente Paola Dal Sasso - il sistema delle Cooperative ha la necessità di trovare una formula sostenibile nel tempo”

L'ACCORDO Soldi per il "tempo tuta"

TRENTO. “Abbiamo appreso con sconcerto della decisione della Federazione trentina della Cooperazione di dare formale disdetta del contratto provinciale di lavoro per i dipendenti delle imprese della distribuzione cooperativa. Fin dai prossimi giorni valuteremo quali azioni anche legali mettere in atto contro questa grave decisione. Anche per questo la settimana prossima si terrà un confronto con le delegate e i delegati del settore a livello provinciale”. 

È questa questa la dichiarazione dei segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil del Trentino, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher arrivata a poche ore dalla comunicazione della Federazione di bocciare la formula dell’attuale integrativo.

“Per continuare a mantenere attivo il servizio nei 360 punti vendita capillarmente diffusi in tutto il territorio trentino – ha dichiarato la vicepresidente Paola Dal Sasso - il sistema delle Famiglie Cooperative ha la necessità di trovare una formula di contratto integrativo provinciale sostenibile nel tempo e in particolare in questo tempo, caratterizzato dall’exploit dei costi energetici e dell’inflazione che ha conseguenze rilevanti sul bilancio di molte imprese”.

”Per questo la Delegazione sindacale della Federazione – su decisione unanime del convegno delle Famiglie Cooperative che si è svolto ieri alla Cantina sociale di Trento - ha invitato le organizzazioni sindacali di categoria a tenere conto di questi elementi nella contrattazione per il rinnovo del contratto integrativo – in corso da tempo - auspicando una condivisione sui principi e sulle modalità che tengano conto delle giuste esigenze dei lavoratori e lavoratrici insieme alla sostenibilità delle aziende”.

 

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