Mercato immobiliare, forte calo in Trentino: compravendite -11% nel primo trimestre 2023
Il quadro emerge dal rapporto trimestrale di Fimaa Trentino basato sui numeri dell'Agenzia dell'entrate e del Collegio notarile di Trento e Rovereto. Il rialzo dei tassi dei mutui e le crescenti difficoltà ad accedere ai crediti hanno bloccato le compravendite per la prima casa
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TRENTO. Nei primi tre mesi del 2023, in Trentino si registra un calo delle compravendite nel mercato immobiliare dell'11,21% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il dato emerge dal rapporto trimestrale di Fimaa Trentino (Federazione mediatori agenti affari aderente a Confcommercio), sulla base dei numeri dell'Agenzia dell'entrate e del Collegio notarile di Trento e Rovereto.
"L'economia è in salute e c'è domanda: il mercato è vivace, ma su di esso pesano molto la stretta creditizia, il rialzo dei tassi, l'inflazione", spiega il presidente Fimaa Severino Rigotti. A quanto specificato, il numero di atti di compravendita residenziale nel periodo compreso tra gennaio e marzo è pari a 1.030, a fronte dei 1.160 dello stesso periodo del 2022.
"Si tratta di un calo in qualche modo atteso perché arriviamo da due anni straordinari: 2020 a parte, nel 2021 e nel 2022 abbiamo assistito a numeri elevati e ad una particolare vivacità del mercato. Se confrontiamo, infatti, il dato di oggi con il primo trimestre del 2019, abbiamo un incremento dell'8,31%. Dal nostro punto di vista, quindi, l'impressione è che il mercato si stia stabilizzando", ha spiegato il direttore dell'ufficio provinciale dell'Agenzia delle entrate di Trento, Paolo Borzaga.
"In media abbiamo registrato un calo del 31%, diviso tra un -27% del mercato residenziale e il -39% per i terreni.
L'impressione è che i clienti siano in uno stato di attesa, finché non saranno più chiari alcuni sviluppi di tipo macroeconomico. Il crollo dei mutui (-90%) indica invece che l'accesso al credito è praticamente precluso, e ciò incide sulle compravendite di giovani e giovani coppie. L’economia però non attraversa un periodo di crisi: liquidità e domanda dimostrano che c’è voglia di investire ma si preferisce farlo con maggiori certezze", ha concluso la rappresentante del Consiglio notarile, Silvia Mutschlechner.