Cooperative sociali trentine in crescita: valore della produzione 228 milioni (+4,2%)
Nel 2022 si è consolidato il trend complessivo delle 89 realtà del comparto ma la marginalità invece è sempre più risicata (+0,3%) a causa dei costi del lavoro, dell'energia e della scarsa redditività degli appalti pubblici
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TRENTO. Il 2022 ha visto proseguire il trend di crescita complessivo delle 89 cooperative sociali del comparto, con un valore della produzione aumentato del 4,2% rispetto all'anno precedente, superando così i 228 milioni di euro. Un dato positivo che contrasta con una marginalità sempre più risicata (solo +0,3% nel 2022) a causa dei costi del lavoro, dell'energia e della scarsa redditività degli appalti pubblici.
È quanto emerso dal convegno sul tema "Le sociali di tipo A" (56 in totale), cooperative che gestiscono servizi sociali, sanitari ed educativi.
Nel 2022 hanno visto proseguire il trend positivo dell'anno precedente, con un valore della produzione stimato pari a 174,1 milioni (+4,8% rispetto al 2021).
Per quanto riguarda l'occupazione: sono 4.575 i lavoratori complessivi a fine 2022, con una variazione marginale rispetto all'anno precedente.
Cala, seppur di poco, la marginalità, passando dallo 0,6% nel 2021 allo 0,3% del 2022. Cresce invece il patrimonio netto a disposizione delle cooperative che, con un +1,4%, si assesta a 72,6 milioni di euro.
Le sociali di tipo B sono cooperative che si occupano della gestione di attività finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate nei settori: industria, commercio, servizi e agricoltura. Le 22 cooperative analizzate hanno visto, complessivamente, un mantenimento della crescita del valore della produzione post-pandemia (+2,6%), stimato a circa 54,4 milioni di euro.
Migliora la marginalità solo nelle cooperative fino con fatturato fino a un milione di (fino al 6% di utile), e si rafforza anche la patrimonializzazione (+12,2%).
Cresce, seppur di poche unità, l'occupazione: sono complessivamente 2.223 i lavoratori delle cooperative di tipo B a fine 2022, in aumento dello 0,2% in termini di unità lavorative annue.
"Il convegno di oggi restituisce un'immagine della cooperazione sociale fatta di persone preoccupate - spiega in una nota il vicepresidente vicario della Federazione Italo Monfredini -, di dirigenti che hanno dovuto subire ciò che è accaduto in questi anni.
Allo stesso tempo, però, è stata l'occasione di vedere una nuova vitalità, una capacità di discutere e di guardare al futuro con un ragionevole ottimismo. Nella speranza che la cooperazione sociale sappia traguardare obiettivi di medio lungo periodo, lasciandosi alle spalle un passato impegnativo".