Operazioni sospette, in crescita del 13%: nel 2022 nella nostra regione 2.691 segnalazioni a Bankitalia
Solo Campania (+16,4%), Abruzzo (+ 17,3%)e Sardegna (+19,1%) hanno avuto incrementi percentuali più elevati, oltre alla Valle d'Aosta, che però avendo numeri minimi (327) è più soggetta a sbalzi
EVASIONE I dati in Trentino
TRENTO. Sono quasi 2.700 le operazioni sospette segnalate alla Banca d'Italia per quanto riguarda il 2022. Il dato viene dal rapporto annuale della Uif, Ufficio di informazione finanziaria, di via Nazionale a Roma. A livello italiano, le segnalazioni di operazioni sospette ricevute dall'Unità sono state 155.426, con un incremento dell'11,4 per cento rispetto al 2021. Nella nostra regione la crescita è stata superiore alla media nazionale, visto che in 12 mesi si è passati da 2.378 a 2.691 segnalazioni. Solo Campania (+16,4%), Abruzzo (+ 17,3%)e Sardegna (+19,1%) hanno avuto incrementi percentuali più elevati, oltre alla Valle d'Aosta, che però avendo numeri minimi (327) è più soggetta a sbalzi.
A livello assoluto il numero maggiore di operazioni sospette si registra in Lombardia (19,2 per cento del totale nazionale), Seguito da Lazio (12,4) e Campania (11,3). In Trentino Alto Adige la percentuale di segnalazioni è dell'l1,7 per cento dal totale nazionale. Curiosamente la stessa percentuale della popolazione sul totale dei residenti in Italia. Le segnalazioni di operazioni sospette ricevute nel 2022, in linea con gli anni precedenti, sono per la quasi totalità riconducibili a ipotesi di riciclaggio (99,8% del totale), a fronte di un numero limitato di quelle relative al finanziamento del terrorismo, in flessione del 41 per cento rispetto al 2021.
Le indicazioni pervenute nel 2022 hanno riguardato operazioni eseguite per 94,9 miliardi di euro (83,7 nell'anno precedente). Considerando anche la componente delle operazioni sospette che poi non si sono concretizzate (in calo dai 7,8 miliardi del 2021 ai 5 miliardi di euro del 2022), il valore complessivo del flusso nel 2022 ammonta a 99,9 miliardi di euro (91,4 nel 2021). Facendo un rapporto tra importi sospetti e abitanti, per il Trentino Alto Adige emergerebbe un ammontare di segnalazioni sospette pari a circa 1,7 miliardi.
Quasi un terzo delle operazioni segnalate riguarda bonifici, seguite da pagamenti con carte di credito e moneta elettronica (28 per cento) e money transfer (21 per cento).La maggioranza delle segnalazioni proviene come dal sistema bancario e finanziario, ma sono in aumento gli avvisi delle case da gioco e degli operatori non finanziari.
Pochissime in percentuali le comunicazioni inviate dalle pubbliche amministrazioni, nonostante l'attuale momento storico in cui il massiccio intervento pubblico nell'economia attraverso il Pnrr rafforzi l'esigenza di presidi per la tutela della legalità.Per quanto riguarda le segnalazioni oggettive - ovvero riguardanti tutte le operazioni in contante oltre i 10.000 euro - sono state registrate 45,3 milioni di operazioni per un importo totale di 242,9 miliardi di euro, con un incremento rispetto all'anno precedente del 7,7 per cento.
Tra le regioni del nord, dopo il Veneto il Trentino Alto Adige è quella con gli importi più alti in rapporto al Pil nominale. Rispetto al contante la provincia di Trento ha un ricorso maggiore rispetto a Bolzano, dove però viene segnalato dalla Banca d'Italia un rischio più alto di utilizzo "anomalo".