TRENTO. Il periodo di fine agosto è quello che vedrà le città universitarie riempirsi gradualmente e - come ormai di consuetudine - tornerà a presentarsi, in parallelo ai primi appelli di settembre e alle ultime giornate estive, la questione degli affitti. A Trento, gli studenti interessati saranno principalmente fuori sede, una componente significativa della popolazione universitaria, che siano residenti fuori dalla provincia o dalla regione.

Secondo il più recente rapporto di Immobiliare.it Insights, una società del gruppo Immobiliare.it, primo portale immobiliare in Italia, la situazione trentina sarebbe migliorata rispetto a quella di altre città dello stesso stampo: a Trento, una stanza singola costerebbe in media 343 euro al mese, con il prezzo in calo del 2%, mentre una doppia sarebbe in media offerta a 196 euro, con la discesa del prezzo dell'1%.

Queste statistiche non hanno trovato il parere favorevole del presidente Fimaa Trentino, Severino Rigotti: «Questo calo non c'è stato, ci sono molte persone a richiedere in più ogni anno, ma i prezzi non scendono».

Oltre al mancato calo e ad un aumento delle richieste, riportato nelle statistiche come in crescita del 78%, Rigotti ha evidenziato come molti abbiano preferito acquistare l'immobile, una questione "lontana" dalle necessità degli universitari, che hanno visto gli immobili papabili, per l'affitto, aumentare del solo 3%: «C'è chi ha scelto di comprare un immobile ma non avviene per dare in locazione, sono acquisti residenziali».

Le esigenze degli studenti sono state esplicitate più volte, e a riguardo è difficile non ricordare come Trento, tra le altre, sia stata protagonista della protesta, gestita dall'Udu locale, per cui gli studenti stessi hanno piantato le tende di fronte al palazzo della Regione contro il caro affitti, ma non finisce qui.

Oltre alle difficoltà dettate dal rincaro, proprio dell'ultimo biennio, un'altra grande tendenza è stata quella dell'aumento di richieste, nel dettaglio, per le stanze singole, un altro motivo che ha dato fondamento alla crescita dei prezzi: «Una volta lo stesso spazio si affittava per due, ora la spesa ricade su un singolo, diventando importante», ha specificato poi Rigotti a riguardo.