Sempre più alto il peso delle tasse in Italia: il confronto con gli altri Paesi dell’Unione europea
Tra i 27 Stati membri, la Francia è quello con la pressione fiscale più alta, pari al 48% del Pil, in aumento dal 47% del 2021. Limatura dal 38,6% al 38,3% per la Spagna
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BRUXELLES. Sale il peso degli oneri fiscali e sociali in Italia e il Paese scala la classifica europea quanto al peso dei contributi complessivi, passando dal settimo al sesto posto. È ciò che emerge da un'analisi dell'Ufficio di statistica europeo. Nel 2022 le imposte e i contributi sociali in Italia hanno avuto un'incidenza sul Prodotto interno lordo pari al 42,9%, con un arrotondamento dal 42,8% registrato invece nel 2021. Nel 2022 nell'intera Ue a 27 il rapporto complessivo delle tasse sul Pil, la somma cioè delle imposte e dei contributi sociali netti in percentuale del Pil, si è attestato al 41,2%, segnando un calo rispetto al 41,5% visto nel 2021.
Tra i venti Paesi dell'area dell'euro nel 2022 le entrate fiscali sono invece aumentate in linea con il Pil nominale, con un rapporto tasse/Pil rimasto quindi stabile al 41,9%. Tornando alla classifica tra i diversi Stati dell'Unione, i costi sociali e fiscali pesano di più dell'Italia solo in Francia, Belgio, Austria, Grecia e Finlandia. Oltre a questi, si attestano oltre la media europea anche Svezia (42,4%) e Germania (42,1%). In termini assoluti, le entrate derivanti da imposte e contributi sociali nell'Unione europea nel 2022 sono aumentate di 480 miliardi di euro rispetto al 2021, portandosi a 6.549 miliardi di euro. Restano comunque significative le differenze tra i diversi Paesi dell'Ue.
Le quote più alte di tasse e contributi sociali in percentuale sul Pil si sono registrate in Francia (48%), Belgio (45,6%) e Austria (43,6%). All'opposto si trovano invece Irlanda (21,7%), Romania (27,5%) e Malta (29,6%) dove si registrano i rapporti più bassi di fiscalità e contributi sociali rispetto al Pil. Considerando poi la variazione dal 2021, il maggiore aumento è stato registrato a Cipro, dove il rapporto sul Pil è passato dal 34,8% al 36,5% nel 2022. In crescita anche in Ungheria, dove è passato invece dal 33,9% al 35,1%.
Il calo maggiore si è registrato in Danimarca, dove l'incidenza degli oneri fiscali e sociali è passata dal 48,3% al 42,5%. Segue la Polonia, passata dal 37,6% al 35,3%. Tra i grandi Paesi, infine, la Germania vede una flessione nel corso dell'anno al 42,3%, dal 42,1% del 2021. La Francia registra un chiaro aumento portando costi sociali e fiscalità al 48% del Pil, dal 47% del 2021. Limatura dal 38,6% al 38,3% per la Spagna.