Poste, nella prossima busta paga ogni dipendente si troverà un bonus di 1.000 euro
“Nei primi 9 mesi dell'esercizio – spiega l'amministratore delegato Matteo Del Fante – abbiamo ottenuto solidi risultati, costantemente superiori rispetto agli obiettivi, trainati dalla performance commerciale e dalla razionalizzazione dei costi"
ROMA. Poste stacca un assegno da mille euro a dipendente, per un bonus una tantum nella prossima busta paga, ma chiude comunque i conti dei primi nove mesi con risultati migliori degli obiettivi del piano strategico. Rivede quindi al rialzo la guidance per l'anno del risultato operativo, con un l'Ebit ora atteso a 2,6 miliardi, e distribuisce agli azionisti un acconto sul dividendo 2023 (in pagamento dal 22 novembre) da 0,237 euro per azione (+13% rispetto allo scorso anno). L'accordo per un premio ai dipendenti è di inizio agosto e l'effetto sui conti del terzo trimestre (+3,6% i ricavi, -15,9% l'utile netto) era già scontato dal mercato che si attendeva un impatto maggiore.
È un trimestre che non frena la corsa di Poste Italiane che nei primi 9 mesi dell'esercizio prosegue con "solidi risultati", "costantemente superiori rispetto agli obiettivi, trainati dalla performance commerciale e dalla razionalizzazione dei costi", come sottolinea l'amministratore delegato Matteo Del Fante.
Al 30 settembre l'utile netto è di 1,5 miliardi, il 5,8% in più rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente; il risultato operativo migliora dell'1,5% con un Ebit a 2,1 miliardi, i ricavi aumentano del 6,8% a 8,9 miliardi. E per il prossimo anno, il 2024, "non c'è ragione per non essere ottimisti. L'outlook è forte".