Aziende trentine, che impresa assumere: per il 55% delle potenziali assunzioni non c'è personale
Tra le figure professionali pressoché introvabili si segnalano in particolare gli operai specializzati e i conduttori di macchine e impianti (1.160 ingressi previsti): per queste figure infatti la difficoltà di reperimento arriva al 62,9% (+10,9% rispetto a novembre 2022). Critica anche la situazione delle imprese che sono alla ricerca di dirigenti, tecnici e professioni con elevata specializzazione (660) e che nel 67,1% dei casi segnalano difficoltà
TURISMO Manca personale nei ristoranti e nei bar
TRENTO. Se nel 2019 per le aziende trentine la difficoltà di reperimento del personale riguardava circa il 26,1 per cento delle "posizioni aperte", ora siamo oltre il doppio. Secondo i dati dell'indagine Excelsior ben nel 54,6 per cento delle assunzioni previste c'è il problema di trovare personale interessato: una crescita di quasi 5 punti percentuali rispetto a novembre dello scorso anno. Un dato che concretizza l'ormai costante difficoltà delle aziende in ogni comparto - turistico, artigiano, industriale - a trovare manodopera disponibile.
Tra le figure professionali pressoché introvabili si segnalano in particolare gli operai specializzati e i conduttori di macchine e impianti (1.160 ingressi previsti): per queste figure infatti la difficoltà di reperimento arriva al 62,9% (+10,9% rispetto a novembre 2022). Critica anche la situazione delle imprese che sono alla ricerca di dirigenti, tecnici e professioni con elevata specializzazione (660) e che nel 67,1% dei casi segnalano difficoltà.
Secondo la consueta indagine di Unioncamere sono circa 4.700 le assunzioni previste dalle imprese trentine nel mese di novembre, in calo rispetto allo stesso periodo del 2022 (420 unità in meno). Il settore del turismo-ristorazione traina la domanda di lavoro locale con la richiesta di 1.730 addetti, seguito dal commercio (690 unità) e dai trasporti-logistica e magazzinaggio (450).
Nel 19 per cento dei casi le entrate previste sono stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell'81 per cento a termine.
Le assunzioni previste si concentrano per tre quarti nel settore dei servizi e per il 63 pr cento nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 14 per cento dei posti disponibili è destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, una quota inferiore alla media nazionale che è del 19 per cento.