Superbonus, allo studio controlli dei Comuni e deroghe per le onlus
Alle amministrazioni che decidono di impegnarsi, il 30% del recupero: è l'idea che ha preso forma nella commissione finanze del Senato e che si sta studiando come emendamento
ROMA. Coinvolgere, su base volontaria, i Comuni nei controlli ai cantieri del Superbonus. È questa, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, l'idea che ha preso forma nella commissione Finanze del Senato e che si sta studiando come emendamento al dl Superbonus.
L'idea è di garantire ai Comuni un ritorno economico pari al 30% (questa la percentuale su cui ci si sta orientando) dell'eventuale recupero.
Tra gli emendamenti in preparazione, poi, diverse proposte della maggioranza e delle minoranze prevedono deroghe per zone colpite dal sisma e alluvione e per il Terzo settore. Su questo, si spiega, è in corso una valutazione del Mef.
L'eventuale coinvolgimento dei Comuni nel primo controllo sui cantieri del Superbonus sarebbe comunque volontario, si spiega. Per i Comuni che scelgono di dare la disponibilità si tratterebbe di affidare il controllo ai vigili urbani, che si occuperebbero di segnalare l'eventuale difformità all'Agenzia delle Entrate che si occuperebbe invece del recupero.
L'idea è di garantire ai Comuni un ritorno economico che potrebbe essere del 30%, essendoci già norme in tal senso. Una misura a costo zero, si precisa, che se non dovesse trovare posto in questo decreto, si punta comunque ad inserire in un successivo provvedimento. In vista della scadenza per gli emendamenti, fissata per mercoledì 24 aprile, sul tavolo del relatore del decreto, Giorgio Salvitti (FdI), stanno già arrivando diverse proposte.
Diverse, sia della maggioranza che delle minoranze, riguardano le deroghe per aree colpite dal sisma diverse da quelle per cui già si è fatta eccezione (a partire dall'Emilia Romagna) o dalle alluvioni e per il Terzo settore: un aspetto su cui si sta lavorando, ma si attendono le risultanze della valutazione in corso al Mef.
Infine, per quanto riguarda l'ipotesi di estendere da 4 a 10 anni i tempi di utilizzo dei crediti relativi al Superbonus, non risultano al momento proposte parlamentari, ma su questo ha già espresso la propria disponibilità il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti.