Italia, i prezzi tornano a salire: alimentari +2,2%. Occupazione in calo a settembre, specie fra i più giovani
L'Istat fotografa la situazione nei nuovi numeri diffusi oggi, 31 ottobre: i beni del cosiddetto carrello della spesa tornano a correre. Sul fronte del lavoro, a settembre, dopo tre mesi di crescita, il numero di occupati diminuisce dello 0,3%, calo più marcato tra i dipendenti nelle fasce dei 15-24enni e i 35-49enni
ROMA. Il carovita che accelera di nuovo e l'occupazione che diminuisce, in particolare nelle fasce più giovani della popolazione attiva italiana. I dati emergono dall'ultima comunicazione Istat avvenuta oggi, 31 ottobre.
A ottobre i beni del cosiddetto carrello della spesa tornano a correre. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano su base tendenziale da +1,0% a +2,2%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto che passano da +0,5% a +1,0%.
Secondo le stime preliminari, nel mese di ottobre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una variazione su base mensile nulla e aumenta dello 0,9% su base annua, dal +0,7% del mese precedente.
Sul fronte del lavoro, a settembre, dopo tre mesi di crescita, il numero di occupati diminuisce dello 0,3% (pari a -63mila unità), attestandosi a 23 milioni 983mila, il calo coinvolge i dipendenti permanenti e a termine.
Rispetto a settembre 2023, gli occupati sono comunque 301mila in più (+1,3%), sintesi dell'aumento dei dipendenti permanenti (+331mila) e degli autonomi (+81mila) e del calo dei dipendenti a termine (-110mila). Su base mensile, il tasso di occupazione scende al 62,1% (-0,1 punti).
Il tasso di disoccupazione invece è stabile al 6,1%, quello giovanile sale al 18,3% (+0,3 punti).
A settembre, dunque, rispetto al mese precedente, diminuiscono occupati e disoccupati, a fronte della crescita degli inattivi, ovvero di coloro che non hanno un lavoro e non lo cercano.
In particolare, l'occupazione diminuisce (-0,3%, pari a -63mila unità) tra uomini e donne, tra i dipendenti, tra i 15-24enni e i 35-49enni, è sostanzialmente stabile per gli autonomi e per chi ha almeno 50 anni, mentre aumenta tra i 25-34enni.
Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-0,9%, pari a -14mila unità) tra gli uomini e tra chi ha 35 anni o più, mentre aumenta tra le donne e gli under 35.
Il tasso di disoccupazione è stabile al 6,1%, quello giovanile sale al 18,3% (+0,3 punti). Cresce invece il numero di inattivi (+0,4%, pari a +56mila unità) per uomini, donne e tutte le classi d'età, diminuendo solo tra i 25-34enni. Il tasso di inattività sale al 33,7% (+0,2 punti).
Nel confronto annuo, il numero di occupati supera quello di settembre 2023 dell'1,3% (+301mila unità).
L'aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d'età ad eccezione dei 35-49enni, per i quali si registra una sostanziale stabilità. Rispetto a settembre 2023, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-21,4%, pari a -423mila unità) e cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+2,8%, pari a +337mila).