Lavori a tubi di gas in Svizzera danneggiano i cavi e mandano in tilt i Pos
Pagamenti Bancomat a singhiozzo anche oggi in molti negozi e supermercati trentini. La rabbia di commercianti ed esercenti: rovinato il Black Friday
TRENTO. Una escavatrice in Svizzera manda in tilt per quasi due giorni il sistema dei pagamenti digitali in Italia tramite pos e carte e i prelievi di contante, proprio nel giorno del Balck Friday.
L'effetto 'farfalla' descritto dai matematici, capace con un battito d'ali in Brasile di provocare un tornado in Texas, si è verificato fra giovedì e venerdì nel nostro paese anche per una serie di circostanze e coincidenze e un collo di bottiglia nella linea di connessione. Il risultato sono stati pagamenti interrotti o a singhiozzo sui diversi circuiti di pagamento, da Nexi a Bancomat oltre che Mastercard e Visa, utilizzati dalle banche e società finanziarie del nostro paese.
Un disservizio che si è risolto completamente solo in tarda serata ma che ha indotto la Fipe, l'associazione dei ristoratori, Confesercenti e i consumatori, a valutare azioni legali e richieste di risarcimento. In ballo infatti ci sono 1,2 miliardi di pagamenti digitali al giorno nel nostro paese in una giornata caratterizzata dagli sconti del Black Friday. Confesercenti valuta in 100 milioni i danni subiti dai piccoli esercenti. Accantonata l'ipotesi di un attacco cyber (gli episodi si sono moltiplicati a dismisura negli ultimi mesi come hanno segnalato Bce e Banca d'Italia), già nella giornata di giovedì era emerso lo scenario del guasto tecnico, confermato poi venerdì mattina dalla Banca d'Italia e dall'operatore francese Worldline che eroga servizi ai diversi circuiti di pagamento.
Alla base di tutto appunto dei lavori alle tubature del gas (che fonti hanno poi spiegato essere in Svizzera) dove sono stati materialmente danneggiati cavi di fibra dei due operatori di rete, il principale e l'alternativo (da attivare in caso di emergenza) fornitori di Worldline.
Questi infatti sarebbero, in quel tratto, disposti assieme vanificando quindi la possibilità di bypassare il guasto. Nel frattempo si è fatto ricorso a soluzioni 'ponte' che hanno permesso l'operatività parziale o alternata fra i diversi circuiti. La stessa Worldline invitava "in caso di transazioni Ko, a riprovare la transazione con altre carte di pagamento del cliente".
Una società che in Italia ha quattro sedi, una a Trento, in viale Verona (due a Roma e una a Milano).
Passata la fase emergenziale si aprirà quindi quella dell'esame delle possibili contromisure. La rete dei pagamenti è oramai considerata altamente strategica da parte delle aurorità di vigilanza e dei governi visto il ricorso sempre più massiccio ai pagamenri digitali. Il ricorso a terze parti aumenta l'efficienza delle banche e società finanziarie ma, in caso di ricorso a un unico o pochi operatori, aumenta appunto il rischio che un singolo incidente possa propagarsi. Rischi che le autorità di vigilanza avevano già segnalato negli scorsi mesi.