Sette nuovi posatori di porfido diplomati, e per la cerimonia ad Albiano c'erano sette politici (più i sindaci)
Sfilata di assessori e consiglieri, da Fugatti a Spinelli, con Soini, Calzà, Kaswalder, Malfer e Segnana: «Il mestiere di posatore è legato alla storia e alla cultura»
ALBIANO. Sono sette i nuovi posatori di porfido che questo pomeriggio, nella sala conferenze Casa Porfido ad Albiano, hanno preso parte alla cerimonia organizzata da Ente sviluppo porfido (Espo) e ricevuto l’attestato di primo livello per il corso svolto nel mese di gennaio 2025.
I partecipanti hanno completato con successo il percorso che li qualifica come professionisti specializzati nella posa del porfido, dalla durata di 120 ore, organizzato da Espo con il supporto della Provincia autonoma di Trento tramite Trentino Sviluppo, dalla Commissione paritetica settore porfido e dai soci dell’Ente sviluppo porfido. I nuovi posatori sono Jonathan Francisco Todeschi, Lorenzo Villotti e Filippo Villotti dalla Valle di Cembra, Samir Bahy dalla Valle dei Laghi, Leonardo Giuseppe Falvo dalla Valle di Cavedine e Matteo Bettiga e Mohamed Elyes Hasni dalla provincia di Lecco.
Alla cerimonia di oggi, venerdì 31 gennaio, un pienone di politici: con il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, era presente il presidente del Consiglio Claudio Soini, l’assessore provinciale allo Sviluppo economico, Achille Spinelli, i consiglieri provinciali Michela Calzà (Pd), Walter Kaswalder (Patt), Michele Malfer (Campobase) e Stefania Segnana (Lega) che erano presenti a Casa Porfido e che, assieme ai presidenti Soini e Fugatti, hanno consegnato i diplomi ai sette nuovi posatori.
Con il presidente di Espo Massimo Stenico, alla cerimonia hanno preso parte il presidente del Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione del Distretto del porfido e delle pietre trentine Ezio Cristofolini, in vece del sindaco l’assessore di Albiano Maurizio Gilli, il sindaco di Fornace Mauro Stenico, il sindaco di Giovo Vittorio Stonfer, il direttore di Espo Luca Filippi e numerosi associati Espo. Accento particolare è stato posto durante i lavori sul nuovo marchio Trentino Pietre promosso dalla Provincia.
il presidente Fugatti ha sottolineato come la lavorazione del porfido, simbolo della Val di Cembra, abbia giocato un ruolo fondamentale nella crescita del Trentino e nello sviluppo locale. «Il mestiere del posatore - ha osservato Fugatti - è profondamente legato alla storia e alla cultura di questa valle. Vedere tanti giovani che scelgono di continuare questa tradizione è motivo di grande orgoglio: un riconoscimento speciale va a voi, ragazzi, che state intraprendendo questo percorso, ma anche a chi ha saputo trasmettervi questa passione. Il settore del porfido, sebbene abbia subito numerose trasformazioni nel tempo, continua a essere un pilastro della nostra economia, e sono certo che saprà crescere ancora anche grazie alle iniziative promosse dall’Ente sviluppo porfido (Espo)».